«Rispetto al passato le esigenze abitative sono cambiate poiché è cambiato il profilo sociale della cosiddetta fascia grigia, oggi rappresentata da persone con bisogni complessi che guardano al bene ‘casa’ come a una risorsa indispensabile per uscire dalla propria situazione di bisogno. Diventa pertanto prioritario rispondere a questa nuova e mutata domanda, offrendo non solo case a prezzi accessibili, ma veri e propri luoghi rigenerativi, e ponendo l’attenzione al recupero dell’esistente, ovvero sfruttando l’opportunità - purtroppo ancora poco usata e poco incentivata - della demolizione e ricostruzione».
Il commento di Marco Razzetti, presidente di Aniem Piemonte, l’associazione delle imprese edili e manifatturiere, arriva al termine della giornata di apertura della trentesima edizione di Restuctura, il Salone della riqualificazione, del recupero e della ristrutturazione in programma a Lingotto Fiere di Torino, che ha aperto oggi le porte al pubblico con un convegno dal titolo “La nostalgia dell’utopia. Quale ruolo per rigenerazione, sostenibilità e vivibilità nel futuro di Torino?".
«Promuovere la qualità in architettura è infatti un obbligo etico per chi costruisce. Alla ricerca progettuale e compositiva deve essere affiancato un approfondimento di tipo tecnologico e costruttivo per rendere i nuovi spazi abitativi edificabili a costo contenuto, innovativi e sostenibili».