Tutto comincia da Violetta. La mugnaia dello storico Carnevale di Ivrea è una figura esemplare di liberazione dal sopruso e dalla prepotenza, per sé e per il popolo. E’ un brivido di fierezza e di coraggio che ben conosce chi ha interpretato il suo personaggio, vivendo e trasmettendo quell’afflato di dignità rivendicata e riconquistata che coinvolge ed entusiasma chi la segue.
E’ nato così, dall’idea e dall’impegno di un gruppo di lavoro formato da alcune “donne di Carnevale” l’iniziativa “Violetta, la forza delle donne”, che viene presentata a Ivrea, in Sala Santa Marta, sabato 25 novembre alle ore 18.
Il progetto ha mosso i primi passi nel mese di maggio 2017 e intende sia promuovere iniziative a sostegno di una cultura della prevenzione della violenza di genere rivolta alle nuove generazioni, sia dare un aiuto concreto a tutte quelle donne che hanno trovato la forza di denunciare e che proprio per questo necessitano di un sostegno psicologico continuativo. L’intenzione iniziale è di uno sviluppo triennale delle attività.
Il gruppo di lavoro, coadiuvato dalla psicologa psicoterapeuta Barbara Bessolo (che si occupa della rete didattica contro la violenza di genere del Corso di Laurea di Infermieristica di Ivrea, sta collaborando con l’ASL TO4 (nella persona della dottoressa Silvana Faccio), con il Corso di Laurea di Infermieristica (Università di Torino, sede di Ivrea) e con la Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea. Promotore del progetto è L’Ordine della Mugnaia (Componente della Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea).
“Abbiamo voluto ripartire dallo Storico Carnevale di Ivrea e dal patrimonio comune che questo evento rappresenta per tutto il nostro territorio”, sottolinea Lilli Angela, responsabile e coordinatrice del gruppo di lavoro. “La Mugnaia, Violetta, è una figura femminile di eroina che, oltre a veicolare un messaggio estremamente attuale di coraggio e dignità per tutte le donne, sa anche richiamare gli altri alla solidarietà, la stessa che questo Progetto vuole sostenere: una solidarietà di pensiero, in cui è fondamentale il contributo di tutti, delle donne e degli uomini, per affermare con forza che la violenza sulle donne non è tollerabile e che tutti noi possiamo fare la differenza”.
“Il Progetto Violetta: la forza delle donne viene presentato sabato 25 novembre, una data che dal 1999 è stata scelta come Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, commenta la dottoressa Barbara Bessolo, referente scientifico del Progetto Violetta . “La peculiarità di questo evento sta nel fatto che è stato pensato come un’occasione di incontro con tutta la comunità eporediese e non solo, come un importante momento di riflessione comune su un fenomeno che sta dilagando anche nel nostro territorio. La violenza sulle donne si presenta ormai come un fenomeno trasversale che interessa ogni strato sociale, economico, culturale, senza differenza di razza, religione o età. E’ essenziale risvegliare la consapevolezza sul fatto che la violenza di genere è un problema di tutti e che tutti possono avere un ruolo per far sì che le situazioni a rischio non degenerino e che le donne che hanno trovato il coraggio di uscire da queste situazioni vengano aiutate e sostenute”.
La dottoressa Silvana Faccio, Referente Equipe Donne Oltre ASL TO4 e coordinatrice della rete didattica contro la violenza di genere del Corso di Laurea di Infermieristica di Ivrea, entra nel merito dell’ampiezza della diffusione del fenomeno. “Per dare un’idea di quanto questa realtà sia allarmante anche nel nostro territorio”, ha sottolineato, “riportiamo alcuni dati relativi al 2016 ricavati dal lavoro delle tre équipes dell’ASL TO4 che si occupano della violenza alle donne (Donne Oltre Ivrea; Ametista Chivasso; Gyné Ciriè, Lanzo). Sono state seguite 187 donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni (la nazionalità del maltrattante in 120 casi era italiana). Di queste, 178 riportavano maltrattamenti fisici e psicologici, di cui 177 avvenuti in un contesto intrafamiliare e 99 con figli minori a carico”. Nel corso dell’evento di presentazione - ingresso libero - si alterneranno momenti musicali di Maurizio Verna con interventi specifici di presentazione del progetto a cura di Lilli Angela, Barbara Bessolo e Silvana Faccio. I lavori si concluderanno con un aperitivo offerto dal Ristorante Pizzeria Aquila Nera da Tony.
L’idea delle “donne di Carnevale” e lo spirito vivido di Violetta hanno subito infiammato gli animi, e sono tanti infatti coloro che fin da subito stanno sostenendo il progetto e l’organizzazione dell’evento. A tutti il gruppo di lavoro esprime un grande ringraziamento, e in particolare a: Ristorante Aquila Nera da Tony, Karta studio Foto&grafico, Maurizio Verna, Ivrea Imballi, M.E.G. di Castrovilli, G.E. di Giulio Esposito, Domus Edilizia, Mediavideoflash, i commercianti del centro storico, tutti gli Enti e le Istituzioni che hanno concesso il loro Patrocinio, la Città di Ivrea, la ASL TO4, il Corso di Laurea in Infermieristica di Ivrea, l’IDC (Imprenditrici Dirigenti per il Canavese), la Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea, L’Ordine della Mugnaia.
Ancora un grazie particolare a quelle Componenti della Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea che con il versamento del loro contributo hanno permesso l’avvio delle attività. Programma del primo anno di attività: 2017/2018. Il primo obiettivo è quello di organizzare e promuovere azioni di sensibilizzazione su questa tematica, attraverso l’organizzazione di incontri ed eventi specifici (in fase di definizione). Il secondo obiettivo è quello di potenziare e garantire un percorso di sostegno psicologico alle donne vittime di violenza che accedono alla rete dell’ASL TO4. Tutto ciò avverrà proponendo moduli di intervento di psicoterapia individuali, di coppia e di gruppo. Quest’ultimo in particolare è uno strumento di intervento molto valido per fare uscire queste donne dal silenzio, dall’isolamento e per recuperare il senso della loro prospettiva e il valore della loro autonomia.