Continuare nel risanamento del debito, supportare la ripresa economica, recuperare l’evasione fiscale, riorganizzare la macchina amministrativa e puntare sugli investimenti in Sanità. Questi i cardini del Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2018-2020 presentati dal vicepresidente, Aldo Reschigna. Il Defr è stato approvato a maggioranza dal Consiglio regionale, nella seduta del 21 novembre, con 24 voti favorevoli, 2 contrari, 7 astenuti e 6 non votanti.
Il documento si articola in due sezioni: la prima comprende il quadro sintetico del contesto economico e finanziario di riferimento e la descrizione degli obiettivi strategici in campo economico, sociale e territoriale; la seconda comprende l’analisi della situazione finanziaria della Regione alla luce del quadro tendenziale di finanza pubblica e delle manovre di risanamento finanziario.
Dal documento si evidenzia che dal 2010 la popolazione piemontese diminuisce e invecchia, essendo sempre più esigue le fasce giovanili mentre la congiuntura dei settori produttivi è in miglioramento: “Nel 2016 la dinamica della produzione dell’industria regionale si è rafforzata, superando le incertezze che ne avevano caratterizzato la ripresa nell’anno precedente: secondo le stime dell’Unioncamere Piemonte la produzione industriale ha realizzato una crescita del 2,2% nel 2016, in accelerazione rispetto allo 0,7% del 2015. Il ritmo di crescita si è mantenuto sostenuto lungo tutto l’anno con una percettibile accelerazione nel secondo semestre”. Anche l’andamento del mercato del lavoro conferma l’inversione di tendenza registrata nel 2014, con un aumento dell’occupazione che nei servizi è stata dell’1,7% nel 2016 (19 mila occupati in più).
Le previsioni per l’anno in corso per l’economia del Piemonte confermano la crescita avviatasi nel 2015, non denotando percettibili accelerazioni: la dinamica regionale tenderebbe ad allinearsi a quella nazionale, di poco superiore. Migliora quindi la domanda estera, Il reddito delle famiglie in termini nominali aumenterebbe del 2,5%, in parte contenuta da una risalita dei prezzi. Prosegue una moderata dinamica positiva degli investimenti. Nel periodo 2018-2020 la crescita dell’economia regionale continuerebbe un’evoluzione in moderata crescita, ad un tasso dello 0,8%, sostanzialmente allineato alla dinamica nazionale.
Le risorse allocate sui tre Programmi operativi regionali ammontano a circa 3 miliardi di euro, importo comprensivo dei fondi europei e del cofinanziamento nazionale e regionale. Si tratta del Por Fse, del Por Fesr e del Psr Feasr, che rimangono di gran lunga la maggiore risorsa per gli investimenti.





