Una nuova PET-TC per la medicina nucleare dell'ospedale Mauriziano, ma soprattutto per affrontare la lotta ai tumori (e non solo) con un'arma in più. È stata presentata questa mattina nei sotterranei del nosocomio di largo Turati: si tratta di uno strumento che arriva in un periodo in cui in Piemonte vengono fatti poco più di 20mila esami di questo genere ogni anno. In regione, attualmente, ci sono 7 macchinari simili, ma un po' datati, visto che la più recente è stata installata nel 2009. Al Mauriziano ora si potranno fare 15-20 esami al giorno, riducendo di conseguenza la mobilità regionale. Il costo totale di questo macchinario è stato di 2,3 milioni circa, di cui 1,860 messo dalla Compagnia di San Paolo.
Silvio Falco, direttore generale del Mauriziano, ha voluto sottolineare come "Questa macchina completa un percorso per un ospedale di riferimento del territorio, che chiude il cerchio per i malati oncologici. Oggi dobbiamo riuscire a superare quello che la nostra generazione considerava un equilibrio statico. Oggi l'equilibrio deve essere dinamico e sui bisogni sanitari bisogna realizzare le cose in tempi ancora più rapidi. Il malato oncologico non poteva più essere mandato altrove per carenza di macchinari come questi".
"Abbiamo creduto in questa impresa fin dall'inizio del mandato del direttore generale Falco - ha aggiunto Riccardo Emanuele Pellerito, direttore di Medicina Nucleare del Mauriziano -. Un acquisto quasi estemporaneo, frutto dell'impegno di una squadra di tecnici e amministratori. Per i cittadini piemontesi ora c'è una macchina innovativa per diagnosticare malattie in campo oncologico e non solo. Una macchina di nuovissima generazione, la più efficiente a livello piemontese. È divisa in due porzioni e il paziente si sentirà meno chiuso e sottoposto a meno radiazioni. Il Mauriziano si conferma così eccellenza a livello regionale".
"Con questa PET aumenta l'offerta pubblica per la Sanità piemontese - ha commentato l'assessore regionale Antonio Saitta - e in tempi recenti stiamo puntando molto sulle tecnologie, sfruttando le occasioni e le risorse a disposizione. Quello che è successo al Mauriziano ne è un esempio".
"Sempre di più le tecnologie avanzate sono componente essenziale per curare meglio le persone - ha aggiunto il governatore Sergio Chiamparino - e per ridurre le liste d'attesa, questione che sta a cuore ai cittadini e che rientra tra gli obiettivi dati ai direttori generali. Sono tecnologie, ma anche persone. Siamo alla presenza di un personale d'alta qualità e qualificato, chiamato a un lavoro estremamente delicato e usurante. Se siamo secondi dopo la Toscana per i livelli di assistenza è merito di chi lavora tutti i giorni. La tecnologia va poi accompagnata da strutture funzionali e al passo coi tempi, anche in termini di spazi".