Una storia assurda dalla Prima girone D: sospesa al 45' Borgata Cit Turin-Pianezza. Ma perchè? Ed è qui che viene il bello. E' veramente unico l'episodio che l’allenatore del Pianezza Michele Bonafede ci ha raccontato: si passa da una frase come "noi arbitri non sbagliamo mai" che sarebbe stata esclamata dal direttore di gara alle richieste (legittime) di spiegazioni di questa affermazione da parte del Pianezza, fino alla sospensione per un...Iphone di troppo, strumento che stava testimoniando in diretta quanto stava accadendo.
I fatti. Alla fine del primo tempo allenatore e dirigenti del Pianezza (tra cui il ds Chiapino) sono andati dall’arbitro per protestare per via di un’espulsione ritenuta ingiusta. Quello che segue è il racconto che ci ha fatto Bonafede dello scambio di…opinioni avute con l’arbitro.
“In 13 anni non ho mai visto una cosa del genere. Ho assistito ad una cosa che mi spaventa. Non voglio nemmeno discutere delle scelte fatte dal signor Enim Bachera in gara perché ho sempre ritenuto il direttore di gara ininfluente per l’andamento di un campionato ed ho sempre creduto che gli errori in una stagione si compensino.
Ma qui è stato superato ogni limite logico. Ieri ho capito che nulla si può se ad un certo punto chi dovrebbe fare rispettare il regolamento nello svolgimento di una partita perde il senso di essa e se questa persona pensa che lui sia sopra ogni cosa. Nelle vicinanze dello spogliatoio a fine primo tempo stavo rientrando per parlare ai ragazzi ed il mio pensiero era solo quello tattico perché avevo perso per espulsione un giocatore 4 minuti prima. Nemmeno mi passava per la testa l’arbitro..ma era lì che discuteva con il mio capitano. Ho solo sentito che alla domanda ‘Direttore, come puoi dare un rosso diretto e non aver fischiato il fallo? Hai sbagliato!’ rispondeva con le testuali parole ‘Noi arbitri non sbagliamo Mai!”.
Il racconto di Bonafede continua. “Nello stesso momento il ds Chiapino gli chiedeva: ‘Come può espellere un giocatore in questo modo?’. Una domanda alla quale il direttore di gara rispondeva: ‘Tu chi sei? Io se continua così non vado più avanti. A quel punto - continua Bonafede - io ho detto 2 frasi testuali: ‘Ma sta scherzando? Non possiamo nemmeno chiedere chiarimenti?’ cui l’arbitro rispondeva ‘No! Adesso la sospendo!’. In quel preciso momento le mie parole sono state: ‘Ma sta scherzando? Hai davvero il coraggio di dirlo in diretta?’ (avevo il mio iPhone in mano). C’erano almeno 10 persone tra cui alcuni dirigenti del Borgata Cit Turin che possono confermare che i toni sono sempre stati pacati e di incredulità per l’atteggiamento da lui avuto!. E’ sconvolgente perché da quel momento l’arbitro ha detto solo ‘Io me ne vado perché lui mi minaccia con il telefono’ e non l’ho più rivisto fino all’arrivo della Polizia. In tutto ciò la cosa assurda e che il commissario di campo ha riscontrato che almeno fino all’ingresso era tutto tranquillo. E che la Polizia giunta sul posto non ha compreso cosa era venuta a fare”.
Ora la domanda del Pianezza è la seguente: serviva davvero questo sfoggio di onnipotenza? Mercoledì-giovedì vedremo cosa deciderà il Giudice sportivo in merito all'assegnazione dei punti a tavolino o alla (remota) ipotesi di una partita da rigiocare.
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