Politica - 28 novembre 2017, 17:54

Asl To4, Batzella: “Nessuna risposta concreta da Saitta. E intanto il Nursid proclama lo stato di agitazione”

Per la carenza di personale medico, infermieristico e oss

Asl To4, Batzella: “Nessuna risposta concreta da Saitta. E intanto il Nursid proclama lo stato di agitazione”

Continua a non dare risposte concrete e sembra quasi negare l’evidenza, l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta. A fronte di una precisa segnalazione di disagio causata dalla carenza di personale che affligge l’Asl To 4 (Ospedali di Ivrea, Chivasso, Ciriè, Courgné, Lanzo), tale da provocare l’annuncio dello stato di agitazione sindacale e la richiesta di un incontro di “riconciliazione e raffreddamento” al Prefetto, da parte del sindacato delle professioni infermieristiche Nursid, secondo l’assessore, dopo una verifica svolta con la direzione generale dell’Asl To4, il quadro non sarebbe così allarmante. Lo ha segnalato la consigliera regionale Stefania Baatzella del Movimento Libero Indipendente.

“I problemi sul tavolo – ha spiegato Batzella - sono numerosi. Si va dalla carenza di personale medico, infermieristico e socio-sanitario, ad assunzioni tampone effettuate mediante contratto ex interinale, ignorando graduatorie esistenti da tempo e in scadenza. E questo proprio da parte di un assessore che ha sempre dichiarato di voler stabilizzare i precari. Non solo, ma anche alcuni medici vengono assunti mediante cooperative. Inoltre i trasporti secondari vengono spesso effettuati con la pronta disponibilità di personale infermieristico”.

“I problemi denunciati dal Nursid sono numerosi e gravi, ma l’assessore continua a nascondere la polvere sotto il tappeto. Alla mia domanda sulla carenza di medici chirurghi all’ospedale di Ivrea annuncia la predisposizione di un avviso di mobilità per l’acquisizione di un chirurgo. E per quanto riguarda i problemi della mensa all’ospedale di Ciriè, comunica che l’Asl ha espresso la volontà di esternalizzare la cucina per poter ampliare l’orario di fruizione della mensa, ora ridotto a un’ora soltanto.

Andando avanti di questo passo, non c’è da meravigliarsi se la sanità piemontese continua a registrare inefficienze, alti costi di gestione e numeri sempre crescenti di mobilità passiva”.

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU