Fiom-Cgil e Uilm-Uil ricordano che domani, giovedì 30 novembre, alle ore 10, si terrà una assemblea pubblica davanti ai cancelli della Embraco di Riva presso Chieri. Si riuniranno i direttivi provinciali delle due organizzazioni sindacali, i rappresentanti della Regione Piemonte e gli amministratori locali dei centri dove risiedono i lavoratori, che saranno nuovamente in sciopero.
L’azienda, multinazionale con sede in Brasile controllata dal gruppo Whirpool, il 26 ottobre ha dichiarato la cessazione dei contratti di solidarietà per i 537 lavoratori. Il 20 novembre ha azzerato i contratti aziendali. Da oltre un mese i lavoratori sono in presidio permanente davanti ai cancelli.
Così Dario Basso, segretario provinciale della Uilm: "È importante che le forze del territorio si uniscano per salvaguardare 550 posti di lavoro, messi a repentaglio dalle scelte industriali della Embraco e del gruppo Whirpool. Questa iniziativa deve essere il primo passo di una strategia comune per evitare pesanti ricadute sociali. Il rischio è che da gennaio i lavoratori vengano licenziati".
Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil: "L’iniziativa con i sindaci e le istituzioni deve rappresentare un messaggio forte all’Embraco e alla Whirpool: il territorio sta con i lavoratori, Torino e il Piemonte non si faranno portar via il lavoro. In gioco non c’è solo un ridimensionamento produttivo e quindi occupazionale, ma il futuro stesso dell’Embraco".
Con una mozione approvata all'unanimità - prima firmataria la consigliera Barbara Azzarà del Movimento 5stelle - il consiglio metropolitano di Torino ha impegnato la sindaca metropolitana Chiara Appendino ad attivarsi perchè vengano attuate tutte le misure possibili per garantire continuaità occupazionale e produttiva allo stabilimento Embraco nella sede di Chieri, dove sono occupati oggi circa 550 lavoratori, in presidio permanente da fine ottobre, quando si è svolto l'ultimo confronto con la proprietà.
La mozione, oltre a mettere in rilievo la preoccupazione per il futuro dei contratti di solidarietà in scadenza a dicembre 2017, chiede ad Appendino di attivarsi anche per istituire un tavolo di confronto fra tutte le amministrazione locali e territoriale iinteressate e coinvolte, le forza sindacali ed i rapprresentanti sia dei lavoratori che dell'Azienda.
"I lavoratori Embraco nello stabilmento di Chieri sono scesi negli ultimi 10 anni da 2mila agli attuali 550 - dice Azzarà - ed anche il ricorso alla cassa integrazione fino a settembre 2018 rischia di rivelarsi un sostegno non sufficiente per fissare i presupposti di un piano industriale, produttivo ed occupazionale".