Politica - 30 novembre 2017, 13:55

"L'Europa è realtà grazie a un piemontese". Boeti celebra la figura di Ernesto Rossi

In un convegno a Palazzo Lascaris

"L'Europa è realtà grazie a un piemontese". Boeti celebra la figura di Ernesto Rossi

Dal Piemonte all'Europa. È la storia di Ernesto Rossi, tra i principali promotori del federalismo europeo e coautore del Manifesto di Ventotene, morto esattamente 50 anni fa. Politico, giornalista, antifascista ed economista, operò prima nel partito d'Azione e successivamente nel partito Radicale. Casertano di nascita, era però piemontese in tutto: apparteneva infatti a una delle famiglie aristocratiche del vecchio Piemonte Sabaudo, i Rossi della Manta.

A ricordarlo, oggi, a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, è stato un convegno aperto agli studenti delle superiori, a cui sono intervenuti Antonella Braga, Pier Franco Quaglieni, Valer Vecellio e Roberto Rossi Precerutti, oltre al coordinatore e promotore dell'evento, Bruno Mellano, garante, per la Regione Piemonte, delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.

A introdurre il dibattito è stato il vicepresidente del Consiglio regionale e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, Nino Boeti.

“Solo degli antifascisti – ha detto Boeti – potevano anche soltanto concepire l'idea di un'Europa unita che combattesse le disuguaglianze, di una serie di stati che decidessero di crescere insieme per garantire ai propri cittadini un'Europa di pace”.

“Le leggi razziali – ha proseguito Boeti – compiranno 80 anni nel 2018. Una macchia per l'italia che noi ricorderemo con una serie di manifestazioni ed eventi. Ma è incredibile che proprio dall'Italia, dall'idea di tre italiani, sia nato il progetto di un'Europa diversa da quella che vivevano, capace di essere inclusiva, che si è poi realizzata in un sogno che dura da 70 anni e che ha portato, in sostanza, a 70 anni di pace”.

“Oggi, purtroppo – ha concluso Boeti – la situazione sta di nuovo cambiando. Una recente ricerca ha evdenziato che ci sono sul web più di 4.300 pagine social che inneggiano al fascismo, in Europa stanno tornando estremismi e chiusure. Il mio augurio, oggi, è che si possa presto tornare all'Europa pensata e sognata da Ernesto Rossi”.

Fino al 10 gennaio 2018, l'Urp della Regione Piemonte, in via Arsenale 18, ospita la mostra dedicata a Rossi organizzata dalla classe quinta C SS dell'istituto Bosso-Monti di Torino e intitolata "Ernesto Rossi dal Piemonte all'Europa".

Daniele Angi

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