Ci sono tanti modi per fare i regali di Natale. Il più classico è entrare in un grande magazzino o in una delle tante catene commerciali e comprare uno dei tanti prodotti che vanno di moda. Sia che si tratti di apparecchiature elettroniche sia che optiamo per giocattoli o abbigliamento. Molto spesso questo avviene all’ ultimo momento, nelle ore della vigilia, fra imprecazioni, nervosismi e difficoltà di parcheggio. Che brutta cosa sapere che quel regalo è stato fatto di corsa, all’ ultimo minuto e con tanta rabbia in corpo…
E se invece la scelta dei regali partisse proprio dal luogo dove acquistarli? Ecco qualche suggerimento.
Nel mese di dicembre è tutto un proliferare di mercatini di Natale: domenica scorsa ne ho visitato uno bellissimo a Givoletto, in provincia di Torino, e mi dicono che sia una vera attrazione anche quello di Govone, nel Cuneese, ci andrò.
Poi ci sono le tante associazioni onlus che allestiscono banchetti dove comprare regali e dare un contributo a chi si sbatte tutto l’ anno per aiutare il prossimo.
Vogliamo ancora ricordare i prodotti delle nostre campagne. Autentiche prelibatezze della terra piemontese spesso presentate in accattivanti confezioni regalo dai contadini, dai piccoli commercianti, dalle associazioni agricole. Per non parlare degli oggetti creati nelle piccole botteghe artigiane, a volte autentici capolavori e a buon prezzo.
Anche i negozi dei nostri paesi o dei quartieri delle città si inventano offerte commerciali e idee-regalo per sopravvivere all’ invasione dei grandi centri commerciali…
Tanti modi per comprare un regalo e – contemporaneamente - aiutare anche le piccole realtà economiche e il volontariato a sopravvivere.
Insomma, partendo per tempo, quasi con un mese di anticipo, c’ è la possibilità di non arrivare con il fiatone nella scelta dei regali e soprattutto fare acquisti oculati. Perché il valore di un regalo sta anche e soprattutto nel metodo con il quale lo si è scelto.