Politica - 21 dicembre 2017, 22:05

Batzella: "Basta speculare sulla pelle dei lavoratori". Frediani: "Subito un tavolo con i sindacati"

Commenti e prese di posizione sulla vicenda del Museo del Cinema

Batzella: "Basta speculare sulla pelle dei lavoratori". Frediani: "Subito un tavolo con i sindacati"

Si susseguono commenti e prese di posizione sulla vicenda del Museo del Cinema di Torino. Queste le parole di Stefania Batzella del Movimento Libero Indipendente: "Oggi in Commissione Cultura sono stati ascoltati i responsabili sindacali dei lavoratori del Museo Nazionale del Cinema, dallo scorso 7 dicembre in stato di agitazione".

"Il loro timore sono i tagli al personale: i dipendenti sono 77, che si occupano di un’infinità di settori con turni che arrivano anche a 12-14 ore al giorno nei periodi dei grandi eventi, con straordinari non retribuiti e mancate sostituzioni per le maternità. Lamentano inoltre la mancanza di un direttore con il quale rapportarsi, l’assenza di un serio piano di organizzazione del lavoro, la continua violazione dei diritti dei lavoratori, la necessità di un piano triennale concreto per il rilancio dell’attività.  Una situazione difficile, che si trascina da anni e che certo non fa bene a un’istituzione di prestigio, che rappresenta un’eccellenza a livello nazionale".

"Ascoltando le loro parole ancora una volta mi sono resa conto di come sia troppo spesso facile, per la politica, scaricare le responsabilità sui lavoratori. E’ ora di dire basta. Gli errori di cattiva gestione non devono ricadere sulla pelle dei lavoratori. Non è lasciando senza lavoro madri e padri di famiglia, o persone sole, che si può risolvere il problema dei conti in rosso".

"Le istituzioni devono assumersi fino alla fine le proprie responsabilità e, con uno scatto d’orgoglio, salvaguardare l’occupazione rimboccandosi le maniche e andando a vedere dove possono essere effettuate politiche di efficientamento, senza andare a toccare i posti di lavoro".

Questo invece il commento di Francesca Frediani del M5S: "Dall'informativa, richiesta dal Movimento 5 Stelle, dell'assessore Parigi in Commissione cultura sul Museo del Cinema emerge un quadro preoccupante. Le difficoltà, note da tempo, derivano dalle scelte fallimentari della vecchia politica. Inutile addossare all'attuale amministrazione di Torino chissà quali responsabilità con il solito gioco dello scarica barile, ormai abitudine del PD".

"Negli anni passati abbiamo assistito, e più volte denunciato, al riconoscimento di maxi stipendi per i manager, alla mancanza di programmazione e di figure di coordinamento con il potere decisionale. Ultima follia: la riconferma di Barbera nel 2016 come direttore con il compito di “presidiare la fase di transizione verso un condiviso modello di governance”. Risultati? Zero. Un'eccellenza nazionale non amministrata e alle prese oggi con gravi difficoltà di bilancio: una situazione di incertezza che ha dato origine alla dichiarazione dello stato di agitazione dei lavoratori e rischia di aggravarsi in mancanza di un segnale di discontinuità con la gestione passata".

"E' necessario aprire una trattativa sindacale vera, definire subito la funzione della Fondazione, una governance chiara con responsabilità precise. Solo così si potrà pianificare il futuro di questa importante realtà culturale che garantisce lo svolgimento di molteplici attività, illustrate oggi dai lavoratori in Commissione".

"Occorre nominare al più presto un direttore vero e competente, che elabori insieme ai dipendenti e al comitato di gestione al più presto il progetto per il nuovo museo del 2020 e gli allestimenti in vista del ventennale".

c.s.

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