Politica - 21 dicembre 2017, 21:16

"Subito una commissione d'inchiesta su Finpiemonte"

La chiede il gruppo regionale del M5S

"Subito una commissione d'inchiesta su Finpiemonte"

Istituire subito una Commissione d'inchiesta regionale per analizzare il funzionamento delle attività di monitoraggio in FinPiemonte negli anni passati e quindi garantire una maggiore trasparenza sulla gestione dei fondi da parte di Finpiemonte. E' la nostra richiesta che sarà avanzata in Consiglio regionale attraverso una mozione del Gruppo M5S, in particolare a seguito dello scandalo dovuto all'ammanco di 11 milioni di euro nel corso dell'amministrazione FinPiemonte a guida Fabrizio Gatti, manager nominato e confermato dal PD dal 2010 al 2017.

Attraverso la Commissione di inchiesta è necessario che la politica Regionale si concentri su alcuni obiettivi: introduzione di rigidi protocolli di controllo, rendicontazione a Giunta e Consiglio regionale e fermare il rischioso progetto di trasformazione di Finpiemonte in una banca.

Le responsabilità politiche di questa situazione sono tutte del PD, con la stretta collaborazione del centrodestra. Il Partito Democratico ha prima nominato nel 2010 Gatti, vicepresidente, poi il centrodestra lo ha promosso presidente nel 2012 e successivamente è stato confermato in tale ruolo dal Pd nel 2014.

Nemmeno la notizia di un buco milionario di una sua società per un affare andato male a Collegno (resa pubblica sui giornali a febbraio 2017, ma nota da anni, per cui era seguito dallo stesso attuale Presidente di FinPiemonte) ha indotto il Partito Democratico a rimuovere Gatti dalla finanziaria piemontese. Perché è rimasto al suo posto dopo le pesanti ombre sulle sue operazioni? A questa domanda Chiamparino e la Giunta non hanno risposto.

L'esperienza insegna che quando le strade di PD e istituti di credito si incrociano i cittadini ci rimettono sempre di tasca propria. I casi Mps, Banca Etruria e, non ultimo, Eurofidi insegnano. La politica regionale ha già “giocato” a fare la banca con il caso Eurofidi: un buco da 50 milioni di euro e 200 lavoratori in mezzo ad una strada. Speriamo che con una commissione di inchiesta si possa finalmente porre fine a questa debolezza amministrativa che la Regione Piemonte continua a manifestare, nonostante i proclami del Pd.

c.s.

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