“Due zone uguali”. Vittoriano Taus non fa differenze tra Barriera di Milano e Aurora, che per lui, abitante di Barriera dal 1950, sono sempre state un quartiere unico.
“Per me – ha raccontato – Barriera di Milano iniziava da Porta Pila e finiva sulle sponde dello Stura”. Taus è presidente di ARQA – Associazione per la Riqualificazione del Quartiere Aurora, ma è anche uno dei fondatori del vecchio comitato Barriera di Milano, molto attivo negli anni ’70. E ad Aurora ha un’attività che porta avanti con suo figlio Fabrizio.
Oggi pomeriggio, a sancire una stretta affinità tra le due zone tra cui si divide, l’associazione di Taus ha organizzato un concerto gratuito presso la Sala delle Colonne della Cascina Marchesa, in corso Vercelli 141/7. Si esibirà il coro gospel dell’Awareness House of God Mission di corso Novara, che da tempo collabora con l’associazione e, da quando fu “rifiutata” per il concerto di inaugurazione dell’albero di Natale in piazza Castello, ha iniziato un fitto tour tra i quartieri.
Lo “sconfinamento” da Aurora in Barriera è anche un’occasione per fare un piccolo bilancio delle attività degli scorsi mesi, che con eventi culturali e iniziative di vario genere, organizzati da ARQA spesso insieme ad altre realtà, ha puntato riportare i cittadini negli spazi pubblici. Questo vale soprattutto per i giardini, spesso appannaggio di nutrite bande di spacciatori.
“Le problematiche di Aurora e Barriera sono comuni – ha spiegato Taus – perché anche in Barriera ci sono spacciatori nei giardini, come in via Montanaro e in via Elvo. Io vorrei, invece, fare rivivere queste zone se possibile”.
La presenza del coro è un elemento che fa da collante tra diverse culture. In passato, peraltro, alcuni ex spacciatori sono stati accolti dalla chiesa di corso Novara, che ha offerto loro un’alternativa al crimine.
“Con il coro – ha aggiunto Taus – c’è una ricaduta positiva perché abbiamo stimolato le forze politiche delle circoscrizioni, ma anche le forze dell’ordine. Ai Giardini Madre Teresa di Calcutta, ad esempio, la situazione sta migliorando. Abbiamo chiesto l’installazione di telecamere, mentre sarà aggiunto un cancello per chiudere il lato di corso Giulio Cesare. Per me è un peccato, costruire dei muri non va bene, ma in certi casi sei obbligato a farlo”.
Situazioni comuni per zone diverse, per questo l’associazione, anche se porta “Aurora” nel nome, ha attraversato il confine immaginario di corso Novara per portare il gospel anche in Barriera. Una collaborazione, quella tra le Circoscrizioni 6 e 7, che in futuro sarà sempre più stretta, vista anche la fusione tra le due istituzioni che si prospetta a partire dalla prossima legislatura.
“Oggi faremo questo evento – ha concluso Vitto Taus – ma la cosa importante è che ci sia un progetto strutturale su queste zone. Siamo in contatto con gli assessorati, ma bisogna mettere solide basi, altrimenti le cose che facciamo non servono a molto. È fondamentale, parlando di Aurora, procedere con la riqualificazione delle ex OGM”. Un’area da 72.000 mq che, in futuro, potrebbe diventare un centro di smistamento di Esselunga, con nuovi palazzi e aree verdi.