Nella gremita come non mai sala stampa del PalaRuffini è andata in scena la presentazione di Carlo Recalcati, nuovo allenatore della Fiat Torino.
Recalcati senza nessuno della dirigenza Auxilum al proprio fianco - “ma è una mia scelta - precisa - volevo finire in fretta la presentazione per poter guardare il primo allenamento, che oggi sarà diretto dai miei assistenti” - si presenta a Torino raccontando il primo approccio con la Fiat Torino: “Ero a casa in famiglia, il primo contatto è avvenuto alle 23 e da li è stato un turbinio di avvenimenti, da ieri sera non sono riuscito a rispondere più nemmeno a messaggi o chiamate”.
Unico allenatore in Italia ad aver vinto tre scudetti con tre squadre diverse, subentra a Luca Banchi dimessosi dopo quelle che sembra essere stata una lite furiosa con i due Forni nel post Varese-Torino. “Situazione che ha creato un terremoto, sono cose che succedono, ma bisogna fare in modo che non si debbano ripetere. Proprio perchè ne ho viste tante, cerco di fare tesoro di tutte le esperienze anche di quelle negative”.
Il tecnico milanese, se i tempi tecnici lo permetteranno sarà già in panchina domani sera per la sfida di EuroCup contro Lietuvos ed evidenzia subito gli aspetti tecnici della squadra: “Questa è una squadra che ha un dna di talento prevalentemente offensivo, con giocatori importanti. Intendo mantenere queste caratteristiche offensive, lavorando contemporaneamente su quelle che sono le lacune difensive. Bisogna innanzi tutto migliorare le statistiche a rimbalzo”.
“Con Peppiniello [Poeta ndr] siamo invecchiati invecchiati insieme - scherza Recalcati - veniva ai raduni della nazionali a Battipaglia. Mi ricordo che la prima volta che venne fece due allenamenti di seguito, diventando un idolo indiscusso. Conosco bene Valerio Mazzola, con cui ho lavorato due anni a Montegranaro. Nonostante le difficoltà societarie un vero professionista”.
Poi, “Charlie”, come è soprannominato, parla di un’altra patata bollente pasta per casa Auxilium recentemente: “Vujacic e Patterson sono due giocatori dal talento assoluto, ma con storie e età diverse. Sono in grado di dare alla squadra tanto in modo diverso, il problema - che è stato affrontato e superato - è quello di garantire ad entrambi la possibilità di dare il 100% in modo che uno non annulli l’altro”.
Sul finale rispondendo ad una domanda Recalcati chiarisce: “Non è nel contratto, ma nel mio regolamento: nello spogliatoio comanda l’allenatore”.