Pochi o nessuno in via Claviere a Pianezza ricordano un Lascaris in Prima Categoria dagli anni '90. Meglio non pensarci. La realtà è quella che è (l'obiettivo stagionale da qui in avanti sarà la salvezza, 11 i punti conquistati in 15 gare) ma la situazione ambientale, adesso, è un'altra nonostante la sconfitta per 1-0 a Settimo.
Parola al presidente Vincenzo Gaeta: "Domenica ho visto una squadra che remava tutta da una parte. Il gruppo è unito, tutti si sentono responsabili di questa situazione, dal sottoscritto ai dirigenti passando dai giocatori. In questo momento il Lascaris ha bisogno di positività e cercarla non è facile, anche perchè siamo reduci da una partita dove ci è stato fischiato tutto contro. Nel primo gol c'è un fallo precedente su Piovesani non sanzionato, ci manca un gol regolare e riteniamo molto dubbio il rigore fischiatoci contro. Il Lascaris è una società importante e va tutelata. L'ho già fatto sapere nelle sedi opportune. Mi ha fatto piacere sentire certe parole dal tecnico del Settimo Viola. Ha detto in un'intervista che ha visto una squadra viva e che pensava di trovarla molto più in difficoltà. Secondo me almeno il pari l'avremmo meritato".
Aggiunge Gaeta: "La fiducia non dobbiamo cercarla nei risultati, ma in noi stessi. Abbiamo ora una rosa ulteriormente rinforzata da pedine esperte come Serta, Dalla Guarda e Canavese. Si tratta di giocatori importanti a livello tecnico e umano. Ci sono quindi tutti i numeri per risalire, ma dev'essere categorico...in Prima Categoria visti gli investimenti fatti non ci deve finire nessuno".
La situazione allenatore in vista della gara esterna contro lo Charvensod: "Yano Daisuke si è messo in discussione e ha deciso di fare un passo indietro. E' un tecnico preparatissimo, su questo non ci sono dubbi. Noi abbiamo ribadito la totale fiducia nel suo lavoro e riteniamo che in circolazione non ci sia un allenatore in grado di sostituirlo segnando una differenza così netta. Avanti con lui. La squadra domenica ha mostrato un'identità forte. Ripartiamo da qui, tutti convinti, anche se non è facile portarsi dietro il peso dei numeriro ogni domenica. Spetta a noi invertire il trend".
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