Paulo Martinez (Jardel Filho) è un poeta idealista, impegnato politicamente: la sua volontà è quella di dare un contributo decisivo alle rivendicazioni del popolo e dei sottomessi, ma idealismo e buona volontà non sono sufficienti. Per agire più attivamente, Paulo entra nella redazione di “Aurora Livre”, il giornale di Felipe Vieira, leader popolare in contrapposizione a Porfirio Diaz. La potenza dell’Explint, misterioso colosso finanziario che spalanca le porte al neocolonialismo straniero e soffoca i tentativi di ribellione, li induce ad accettare la collaborazione di Julio Fuentes, padrone di una stazione televisiva di un giornale e di diverse industrie. La situazione, però, peggiora, e Diaz si oppone efficacemente a Vieira alleandosi con Fuentes ed effettuando il colpo di Stato del 1964, sostenuto dall’Explint. Paulo, tormentato e convinto di aver fatto il gioco dei nemici del popolo, inneggia ancora una volta alla rivolta del popolo dell’Eldorado e ne pagherà le conseguenze.
Tale è la trama di “Terre em transe”, film del 1967 del regista Glauber Rocha, che verrà proiettato questa sera, alle ore 21.30, presso Il piccolo cinema di via Cavagnolo 7. Quest’ultimo è un progetto dell’associazione Antiloco, nata nel febbraio 2004 dall’idea di un gruppo di ragazzi eterogeneo, composto da artisti, film maker, antropologi, critici letterari, storici, che hanno in comune la voglia di produrre cultura, indirizzata a tutti e non slegata dai problemi sociali e dal tentativo di favorire una partecipazione il più possibile ampia e inclusiva da parte dei cittadini.
Il piccolo cinema è, allora, un luogo di discussione aperto, un laboratorio di immagini, un atelier di idee. Un forum, una piazza, un luogo di incontro che utilizza il cinema per comprendere il mondo e aprirsi a esso. E viceversa: si nutre anche della vita per capire il cinema e per affrontarlo consapevolmente. È un nuovo modo per stare insieme, dal basso, privo di gerarchia, dove l’aggettivo “piccolo” si propone proprio di sottolineare la dimensione domestica e amichevole che caratterizza lo spazio: uno specchio della vita, un modo per osservarla attraverso una lente minuta, in modo intimo e insieme collettivo.