L’appuntamento è per venerdì alle 16, nel Duomo Collegiata di Santa Maria Assunta, armati di piumino per togliere la polvere.
Il parroco Don Davide Smiderle ha rivolto questo inusuale invito ai suoi parrocchiani domenica scorsa, durante la santa messa.
Dopo i primi mesi in cui sono state fatte le stratigrafie della volta della navata di destra, adesso devono cominciare i veri lavori, ha annunciato Don Davide. “E qui non possiamo più stare, perché bisogna battere e fare tanta polvere e non ci si può interrompere tutte le volte che c’è una funzione”.
Così le sante messe feriali verranno trasferite, per i più freddolosi, alle 8 nella Cappella dell’Ospedale e per i meno freddolosi, alle 9 nella chiesa dei santi Giovanni e Marta. A partire dal sabato sera e per tutta la domenica, le messe “ritornano” in Duomo e proprio per questo è necessario che il venerdì sera si ripulisca il più possibile dalla polvere. Don Davide ha già formato un gruppetto di volenterosi, ma è alla ricerca di altri volontari.
“A spaventarmi non sono i costi di quest’opera – ha detto Don Davide -, ma la vostra pazienza”, dal momento che la domanda più ricorrente è: “Quando finiscono i lavori?”. In realtà, il Duomo sarà occupato dal cantiere per un anno e mezzo, se tutti i tempi verranno rispettati e se non ci saranno imprevisti. L’intervento che si sta realizzando in Duomo, è a salvaguardia del principale edificio artistico della città: le volte delle navate, infatti, sono state gravemente danneggiate da infiltrazioni d’acqua e sono tutte annerite. Quando i lavori saranno terminati nella navata di destra, il cantiere si sposterà su quella di sinistra e, infine, nella navata centrale. A questo punto, ha spiegato Don Davide, si valuterà se chiudere totalmente il Duomo, ipotesi più che probabile, dal momento che sembra davvero difficile che possano convivere la presenza del cantiere e dei ponteggi, con i fedeli.