Attualità - 31 gennaio 2018, 11:02

Oltre dodicimila le imprese green a Torino, quarta in Italia per eco-investimenti

Considerando tutta la regione, sono 24mila le imprese piemontesi che hanno effettuato investimenti in prodotti e tecnologie green tra il 2011 e il 2017

Oltre dodicimila le imprese green a Torino, quarta in Italia per eco-investimenti

Sostenibilità fa rima con economia. Sono infatti oltre 24mila le imprese piemontesi che hanno effettuato investimenti in prodotti e tecnologie green tra il 2011-2017, oltre 12mila solo a Torino, che si colloca al quarto posto tra le province italiane con aziende che hanno fatto eco-investimenti. Un settore che, a livello nazionale, occupa quasi 3 milioni di persone, pari al 13% del totale.

Numeri che sono stati illustrati questa mattina alla Cavallerizza Reale di Torino nel corso della tappa piemontese del Salone della CSR e dell'innovazione sociale, in programma il 2 e 3 ottobre a Milano. Tra le testimonianze quella di Intesa Sanpaolo che, prima in Italia, recentemente ha collocato con successo un green bond (titolo legato a progetti di sostenibilità ambientale e climatica), raccogliendo ordini per circa 2 miliardi di euro.

Uno degli ambiti più strettamente legati al binomio sostenibilità-ricadute economiche locali è quello turistico. Sono 24 i comuni piemontesi, distribuiti sul territorio regionale, che fanno parte del network "Borghi Sostenibili del Piemonte: località per un turismo più responsabile". "Paesi che hanno conosciuto una rinascita e seconda vita, dopo anni di abbandono e declino, puntando su cura del paesaggio, valorizzazione della cultura identitaria, riqualificazione ambientale" , come spiega Davide Longo dell'Environment Park, supporto scientifico del progetto. Tra gli esempi Ostana, piccolo borgo del cuneese, che negli anni '80 aveva tra i 30-40 residenti. Grazie all'azione dell'amministrazione cittadina, che ha costruito una foresteria e creato un centro culturale e di documentazione occitana, il paese è tornare ad animarsi. 

Una storia simile a quella di Massello, paesino torinese della Val Germanasca, che ha fatto del suo essere ai margini dei flussi delle vallate olimpiche la sua forza. "Dal 2014 al 2016 in questi borghi", spiega Longo, "si è registrato un aumento degli arrivi di 10 punti percentuali. Questo è accaduto perché sono riusciti ad adattare la loro offerta turistica ad una domanda". 

Cinzia Gatti

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