Politica - 06 febbraio 2018, 19:37

“Soldi in tasca? Ma se ora si risparmia anche sul detersivo per la lavatrice!”

Un presente a tinte fosche e un futuro incerto: questo lo scenario dipinto dagli esponenti del mondo del commercio ospiti della puntata di ieri di Backstage

“Soldi in tasca? Ma se ora si risparmia anche sul detersivo per la lavatrice!”

Un presente a tinte fosche e un futuro incerto: questo lo scenario dipinto dagli esponenti del mondo del commercio ospiti della puntata di ieri di Backstage, il format online di Torino Oggi in onda ogni lunedì in diretta alle 21 sul quotidiano e sulla stessa pagina facebook.

Come competere se si è piccoli in un mondo di giganti? In realtà , secondo i commercianti, le questioni sono tante e la cifra di quanto sia difficile e piena di ostacoli la sopravvivenza la forniscono fatti apparentemente marginali, come quando Gianni Bertetto, aderente a Confesercenti e presidente dell'associazione di via Umberto I a Torino, si è trovato a dover pagare due marche da bollo da 16 euro per poter tenere un vaso da fiori fuori dal negozio. Come ammortizzare i costi fissi e come affrontare una tassazione pesante che si somma a bassi introiti? Il problema vero, secondo gli ospiti in studio è che “la gente ha pochi soldi in tasca”. Basse pensioni, disoccupazione giovanile: figli laureati , racconta ancora Bertetto, titolare di una storica profumeria, che lavorano per cooperative a cinque euro l'ora. Con queste premesse difficile che ci siano code nei negozi.

Le problematiche dell'ambulantato sono, se possibile, ancora più pesanti: bisognerebbe tornare indietro negli anni , sostengono Giancarlo Nardozzi, segretario nazionale del sindacato ambulanti Goia e la collega Irene Vaccaro, e invece delle liberalizzazioni pretendere professionalità: invece liberalizzazioni, globalizzazione e qualcuno ci rimette più di tutti. “E'pieno di ex titolari di licenze che non reggendo più lasciano l'attività e lavorano in nero scaricando le casse al mercato. Soldi in tasca? Ma se io ho aumentato le vendite di detersivo per lavare a mano, la gente risparmia anche sui lavaggi in lavatrice” , si accalora Nardozzi.

E per tutti resta grave la questione abusivi: dove vanno a finire i soldi delle tasse , si chiedono all'unisono, perchè non vengono impiegati per contrastare piu efficacemente questa piaga che contribuisce a portare tanti esercizi regolari alla chiusura, vittime della concorrenza sleale? Per non parlare della famigerata direttiva Bolkestein, tema sul quale si incentrerà il 25 febbraio l'assemblea nazionale del Goia. Regole, regole, regole. Verso fine trasmissione, fra i numerosi interventi giunti via facebook, uno riassuntivo: “Se ci lasciano in pace cresciamo e muoviamo l'economia da soli”. Ecco, nient'altro. Vogliono solo lavorare.

r.g.

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