Aurora / Vanchiglia - 08 febbraio 2018, 07:25

Aurora, pulizia “partecipata” del Giardino Alimonda. Intanto si aspetta Co-City

L’evento è organizzato dagli Amici di Aurora, con altre associazioni, per il 24 febbraio alle 15. Nel frattempo dovrebbero arrivare gli esiti del bando Co-City, che potrebbe riguardare anche il quartiere

Aurora, pulizia “partecipata” del Giardino Alimonda. Intanto si aspetta Co-City

Dovrebbero arrivare in questi giorni i risultati del bando Co-City della Città di Torino, che pubblicherà online una apposita graduatoria. Le idee meglio classificate potranno partire con la progettazione partecipata. Tra le proposte, ad esempio, c’è AliMondi, ideato dagli Amici di Aurora e presentato qualche giorno fa al tavolo di progettazione civica. Sono gli stessi organizzatori del giardino delle sciarpe e di una serie di altre iniziative che si sono svolte nelle aree verdi del quartiere Aurora, il Giardino Alimonda soprattutto.

“Mentre aspettiamo gli esiti di Co-City – ha spiegato Maria Grazia Montaruli, tra i fondatori degli Amici di Aurora – abbiamo organizzato un evento per il 24 febbraio, alle 15”. Si tratta di PuliAlimonda, un intervento di pulizia “partecipata” del giardino, che è un assaggio delle attività che dovrebbero svolgersi sul quartiere una volta passato lo step della progettazione partecipata. “Da qui al 24 febbraio – ha proseguito Montaruli – dovremmo avere una risposta, nel frattempo abbiamo coinvolto la Moschea Taiba  l’associazione Islamica delle Alpi. Mentre si terrà questo intervento di pulizia, poi, l’Associazione Tékhné terrà un laboratorio per sensibilizzare i bambini alla cura e al rispetto dell’ambiente”. 

All’articolato progetto presentato al bando Co-City, e che avrebbe anche buone chance di ottenere un finanziamento, partecipano anche l’Associazione Islamica delle Alpi, Tékhné, Con Moi e AMECE – Association Maison d’Enfant pour la Culture et l’Education. Insomma un ricco corollario di realtà e competenze differenti, allo scopo di rendere vivibile il quartiere Aurora puntando sul Giardino Alimonda, inteso come punto di ritrovo e cuore pulsante del borgo. Un modo per strapparlo al degrado, insomma.

Nel progetto preliminare le idee vanno dalla pulizia e manutenzione partecipata degli spazi all’animazione, attraverso sport e cultura, in maniera tale da generare integrazione e, di conseguenza, solidarietà. Perché il Giardino Alimonda è prima di tutto un luogo che rappresenta un quartiere: con diversità sociali, culturali, linguistiche, ma con persone accomunate dalla voglia di vivere bene nella propria zona.

Paolo Morelli

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