Calcio - 09 febbraio 2018, 13:00

La Serie A di calcio agli spagnoli di Mediapro per il prossimo triennio: e ora?

Che accadrà a Sky e Mediaset Premium ai loro telecronisti e commentatori ed ai loro abbonati paganti? Dove guarderanno le partite?

La Serie A di calcio agli spagnoli  di Mediapro  per il prossimo triennio: e ora?

Sulla spinosa vicenda grava la “spada di Damocle” di un atto con il quale Sky ha diffidato la Lega  Serie A dal procedere all’assegnazione dei diritti tv per il prossimo triennio, ma al momento contano i fatti ed i fatti – complice un continuo gioco al ribasso della sessa Sky e di Mediaset Premium che hanno finito con il rimanere con il classico pugno di mosche in mano- sono quelli che raccontano che con un'offerta di mille euro superiore alle richieste minime della stessa Lega  gli spagnoli della Mediapro hanno ottenuto l'assegnazione dei diritti tv del campionato per il prossimo triennio del “pacchetto global” (380 partite, offerta che aveva fatto anche Sky ma era stata rifiutata). L'assemblea della Lega ha verificato come l'offerta spagnola - pari a un miliardo, 50 milioni e mille euro a stagione - fosse superiore al minimo previsto dal bando e conseguentemente si sente autorizzata alla comunicazione all'Autorità garante della concorrenza e del mercato dell'assegnazione dei diritti tv.

Secondo i legali di Sky, il gruppo audiovisivo spagnolo, pur avendo presentato un'offerta per il bando rivolto esclusivamente agli “intermediari indipendenti”, non opererebbe come tale ma come un vero e proprio operatore della comunicazione (come è appunto la pay tv satellitare) e per questo,

chiedono che la Lega consideri l'offerta di MediaPro inammissibile, di interrompere le trattative e di escluderlo dall'assegnazione. Mediapro avrebbe infatti avviato nel corso della trattativa privata una negoziazione con la Lega per "realizzare uno o più canali tematici anche sotto forma di canali ufficiali della Lega", curandone i palinsesti e la veste editoriale. Mediapro inoltre avrebbe anche negoziato con l'intenzione di "vendere spazi pubblicitari sugli stessi canali", per "concludere accordi per la distribuzione di tali canali con gli operatori della comunicazione interessati" e ripartire i profitti con la Lega. Essendo preclusa ad unico operatore della comunicazione l'aggiudicazione di tutti i diritti in esclusiva, inoltre,  l'assegnazione a Mediapro viola anche uno specificio articolo del Decreto Melandri per il quale Sky potrebbe rivolgersi anche all'Antitrust che presto potrebbe essere chiamata a guardare più da vicino la vicenda.

Una partita, dunque, tutta da giocare,

Per Sky e Mediaset Premium ci potrebbero essere problemi anche a livello occupazionale, a livello di operatori, registi, telecronisti e (talora saccenti quando non addirittura indelicati, capaci di spingersi a paragonare una partita di calcio ad una malattia) commentatori.

E come vedranno il calcio in tv gli appassionati calcofili nostrani?

Forse nulla, se non un buon risparmio sul prezzo d’acquisto dei vari “pacchetti”, specie se
Mediapro dovesse produrre le immagini del campionato e le emittenti come Sky diventare solo dei distributori. La redazioni sarebbero a quel punto in mano alla società catalana.

Ma per intanto adesso si rischia di andare in tribunale: una bella grana per il commissario della Legò Malagò, attualmente a zonzo per la Corea.

La Serie A, se la cosa andrà in porto, farà un salto in avanti superando la Bundesliga e piazzandosi al terzo posto fra i grandi campionati europei, superando la soglia del miliardo e 400 milioni di euro che si era posta come obiettivo. Resta lontana la Premier League inglese, con oltre 3 miliardi di ricavi a stagione, seguita dalla Liga spagnola con circa 1,6 miliardi, ma subito dopo ora si attesta la Lega Serie A, che ha accettato l'offerta da 1 miliardo, 50 milioni e mille euro a stagione per i diritti tv domestici del prossimo triennio, segnando una crescita rispetto al passato (646 milioni a stagione nell'ultimo bando).

L’obiettivo dichiarato di Mediapro è quello di vendere più calcio possibile, alla migliore qualità possibile, al prezzo più giusto, collaborando con le piattaforme e aprendo nuove finestre di distribuzione capaci di offrire a chi si abbona la possibilità di vedere tutte le partite e di far vedere la Serie A su ogni piattaforma, su tutti gli schermi possibili, computer e cellulari compresi.

Alla “guerra” di carte bollate,  Sky  rischia di andarci da sola: Mediaset non avrebbe preclusioni circa l’assegnazione dei diritti tv della Serie A alla società spagnola. Non prima, comunque, di conoscere l'offerta che Mediapro intende fare.

W.A.

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