Un altro punto di riferimento nella grande rete piemontese delle Case della Salute: oggi, alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, è stata inaugurata quella di Cumiana con tutte le novità ed i servizi aggiuntivi che saranno progressivamente dedicati ai circa 15.000 assistiti residenti nei 7 Comuni dell’area di riferimento.
Nuovi servizi ma soprattutto un nuovo modello di assistenza : la “Casa della Salute” rappresenta un punto di riferimento sanitario che si colloca a metà strada fra il singolo ambulatorio del Medico di famiglia e la struttura ospedaliera di riferimento e di pronto soccorso, in grado di ridurre il disagio di continui spostamenti inutili ed inappropriati, specie per le cronicità e le fasce fragili della popolazione.
Come nel caso delle precedenti “Case della Salute” già recentemente attivate a Borgaretto, Pianezza e Vigone, quella di Cumiana ( situata nella struttura di Via Berti 10) di proprietà dell’ASL TO3) rappresenta l’evoluzione del servizio reso da parte del Gruppo di 5 medici di famiglia ed 1 Pediatra denominato Diogene con tutte le novità che ciò comporta: un’accessibilita’ prolungata nel tempo e nell’orario, l’attivazione di maggiori servizi integrati fra loro rivolti a tutta la popolazione del territorio e non solo agli assistiti di ogni singolo medico, nuovi percorsi assistenziali dedicati alle persone affette da malattie croniche, con un approccio al paziente non più solo di attesa ma di iniziativa ovvero con una presa in carico ed un monitoraggio dello stato di salute continuativo e costante nel tempo, la progressiva sperimentazione di letti di osservazione breve intermedia fra il domicilio ed ospedale, attive strategie di prevenzione per la promozione della salute e dei corretti stili di vita.
In particolare l’avvìo della Medicina di iniziativa prevede una convocazione attiva dei pazienti cronici del territorio ed un successivo costante monitoraggio anche a domicilio per rispondere alle continue necessità diagnostiche e di cura, nonchè per prevenire il più possibile aggravamenti o riacutizzazioni ed evitare accessi impropri in pronto soccorso o ricoveri in ospedale.
Al riguardo, alcuni percorsi assistenziali, per esempio quelli dedicati alle bronco- pneumopatie croniche ostruttive (BPCO) verranno dedicati non solo agli assistiti dei 5 Medici operanti all’interno della Casa della salute, ma progressivamente a tutti gli assistiti dei 17 Medici di famiglia dell’ambito territoriale, ovvero a circa 15.000 cittadini.