Economia e lavoro - 23 febbraio 2018, 11:21

Smat al primo posto sul podio della ricerca e innovazione

E’ risultata la migliore tra le 100 utility italiane

Smat al primo posto sul podio della ricerca e innovazione

E’ la terza volta che Smat si distingue per le migliori performance fra le 100 aziende prese in esame dallo studio: aveva già vinto lo stesso riconoscimento nel 2012 e nel 2014 si era aggiudicata il Top utility assoluto.

In occasione della consueta presentazione dello studio “Le performance delle utility italiane: l’analisi delle 100 maggiori aziende dell’energia, dell’acqua, del gas e dei rifiuti” si è svolta la premiazione delle Utilities che hanno avuto le migliori performance tra quelle prese in esame.

Smat vince nella categoria: Ricerca&Innovazione tra le finaliste Gruppo Cap, Enel, Gruppo Hera, Iren con la seguente motivazione: “l’azienda ha conseguito il premio per aver riservato alla Ricerca e all'Innovazione una parte consistente della propria struttura e delle proprie risorse partecipando a prestigiosi progetti Nazionali ed Internazionali e attraendo presso il proprio Centro di Ricerca nuovi talenti e qualificate collaborazioni”.

Paolo Romano, presidente di Smat che ha ritirato il premio con il team leader dei ricercatori ha commentato con soddisfazione: “Si tratta di un riconoscimento importante per l’attività e l’impegno che l’azienda dedica in maniera costante e continua nei confronti della ricerca applicata e dell’innovazione tecnologica. Ne è prova tangibile il nuovo Centro Ricerche Smat: il luogo dove la ricerca applicata aggrega gli operatori del settore con il mondo accademico e la realtà industriale del nostro paese”.

Miglioramento continuo, innovazione e clienti sono gli elementi al centro delle strategie delle maggiori utility italiane che emergono dallo studio curato da Alessandro Marangoni, ceo di Althesys. Nelle grandi città, dove risiede oltre il 33% della popolazione, ma anche diffusamente sui territori, sta crescendo il cambiamento in senso “smart” dei servizi ai cittadini. In questo processo le aziende di servizi pubblici si presentano come gli alleati più naturali per l’innovazione e le infrastrutture tecnologiche. Nel 2016 le prime 100 utility italiane hanno registrato un valore della produzione aggregato di oltre 115 miliardi di euro,  che vale quasi il 7% del PIL italiano, con un aumento dell’1,2% rispetto all’anno precedente.

c.s.

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