Salvi tutti i 28 dipendenti della Fondazione Torino Musei.
Questa mattina presso l'assessorato al lavoro della Regione Piemonte, alla presenza della Città di Torino, della Regione Piemonte, dei vertici della Fondazione Torino Musei e delle organizzazioni sindacali, l'accordo tra le parti che risolve la procedura di esubero aperta dall'ente culturale lo scorso 15 dicembre.
Grazie ai 500mila euro di contributo stanziati dalla Regione Piemonte sarà possibile tenere aperta la biblioteca e fototeca della Gam, garantendo così occupazione ai 14 dipendenti. Altri sette verranno ricollocati nella Fondazione Torino Musei a seguito di riorganizzazione, mentre altri 7 verranno inseriti nell'organigramma del Comune di Torino. "Quattro direttamente", ha spiegato l'assessore alla cultura Francesca Leon, "essendo ex dipendenti, mentre gli altri tre potranno essere riassorbiti da Palazzo Civico o dalla partecipate." "La città prenderà il Borgo Medievale, nessuna persona è stata lasciata a casa e la Fondazione può andare avanti con la sua programmazione", ha concluso la Leon.
Parole condivise anche dall'assessore alla cultura Antonella Parigi, che ha aggiunto:"Siamo molto soddisfatti: abbiamo ottenuto diversi obiettivi, soprattutto la tutela dei posti di lavoro che è sempre stato quello primario." "Abbiamo anche messo in sicurezza la Fondazione", ha proseguito, "che aveva dei conti precari. Anche il passaggio del Borgo Medievale alla Città sarà positivo: insieme cercheremo di capire il suo recupero e valorizzazione".
Soddisfazione anche dal Presidente della Fondazione Torino Musei Maurizio Cibrario: "Organizzare su basi più solide la Fondazione ha contribuito non poco: ora dobbiamo pensare non solo a rinnovarci nelle strutture ma anche a guardare in alto e sviluppare tutti gli asset che abbiamo".
"È stato un incontro positivo - ha osservato Dante Ajetti della Cgi l- oltre ad aver salvato tutti i 28 dipendenti, questa è la dimostrazione che con la cultura si mangia. Probabilmente si potrebbero ricavare molti posti di lavoro in più".
Carlo Adorno della Uil ha invece evidenziato come sia importante "che la situazione venga stabilizzata nel 2018 e quello che farà la Fondazione: le istituzioni non devono smettere di monitorare la situazione e intervenire".