Caschetti, giubbotti ad alta visibilità, vanghe e cartelli: questo l’armamentario utilizzato oggi per inscenare l’inizio dei lavori della Metro 2, nel corso del Flash-Mob organizzato dai candidati torinesi di “+Europa con Emma Bonino”, in largo Giulio Cesare.
L’intento è sollecitare le istituzioni – in primo luogo il Comune – ad attivarsi in maniera immediata nella realizzazione della seconda linea della metropolitana, senza più tentennamenti. “Ci ritroviamo in largo Giulio Cesare – ha spiegato Silvja Manzi, candidata del centrosinistra alla Camera per il collegio 2 di Torino – per rappresentare la forte necessità della linea 2 della metropolitana".
"Per questo motivo, abbiamo simulato l’inizio dei lavori di una nuova fermata – che naturalmente non sarà qui – in uno dei fulcri della zona nord di Torino. La questione è, secondo noi, centrale, non solo per questa zona, ma per tutta la città: è assolutamente giunto il momento di realizzarla, perciò non si può più né tornare indietro, né attendere oltre”.
“La metropolitana è lo strumento principale per creare sviluppo in questo territorio specifico e per risolvere le difficoltà che lo caratterizzano", ha continuato Igor Boni, presidente dell’associazione radicale Adelaide Aglietta e candidato alla Camera. "L’asse di corso Giulio Cesare, infatti, è uno dei più problematici della città. Occorre, dunque, collegare, tramite una cerniera, questa zona a quella più nota situata oltre corso Regina: la metropolitana è proprio il mezzo che consentirebbe di aumentare il costo delle case, il reddito dei commercianti e la qualità della vita degli abitanti presso l’asse della metropolitana stessa”.
“La Giunta, a causa dei suoi rallentamenti – ha chiosato – sta dando luogo a un pessimo servizio in questa porzione della città che affermava di voler aiutare. È nelle periferie, infatti, che bisogna investire, soprattutto nel decoro e nella manutenzione, perché è qui che si riversa la maggior parte dei cittadini”.