Fare il punto sul risultato elettorale, questo l'obiettivo della puntata di lunedì scorso di Backstage, con ospiti in studio alcuni degli eletti reduci dalla nottata in bianco trascorsa in attesa dei risultati elettorali.
Il senatore uscente, e riconfermato, Alberto Airola del Movimento 5Stelle, Elena Maccanti, eletta nel proporzionale per la Lega, Augusta Montaruli, protagonista della vittoria al fotofinish nel collegio uninominale di Torino 3( Vallette- Lucento- Crocetta), il senatore uscente, e riconfermato, Lucio Malan di Forza Italia, insieme al non eletto Silvio Viale, candidato per +Europa con Emma Bonino, hanno confrontato situazioni, punti di vista e aspettative.
La prima parte della trasmissione ha visto protagonisti i rappresentanti delle forze politiche che la narrazione più frequentemente diffusa dai media indica di “protesta”: M5S, Lega e FdI. C'è il senso che a Torino il M5S potesse fare meglio? Il senatore Airola non ha dubbi: “ Quando apri il libro dei conti e ti trovi una Cernobil economica devi ricostruire un po' tutto. Il M5S ha preso più voti in periferia piuttosto che in collina, il Pd nelle periferie continuerà a a perdere. Bisogna lasciare ancora un po' di tempo a Chiara Appendino. Però, di sicuro, il sentimento dei torinesi non è quello di tornare al Pd che è ormai una minestra riscaldata”.
Che succederà ora? “Ci aspettiamo l'incarico, ha affermato deciso Airola, dopodichè abbiamo un programma con dei punti che riteniamo irrinunciabili e cercheremo la fiducia sulla base di questi”. A scapito di qualsiasi dubbio interviene Montaruli: “ Noi di FdI non governeremo in una coalizione diversa da quella con la quale ci siamo presentati agli elettori. Alleanze con Pd o M5S? Nè con l'uno , né con l'altro”. Di rottura, come di consueto, Silvio Viale, storico rappresentatnte radicale , già consigliere comunale a Torino con il Pd, subentrato ad Airola e Montaruli nella seconda parte della trasmissione: “Ora voglio vedere tutte le sciocchezze dette in campagna elettorale come faranno ad essere realizzate. La fortuna sarà che chiunque andrà a governare , non avendo la maggioranza, farà dei compromessi e avrà l'alibi per non mantenere gli impegni. Questa è la grande truffa di queste elezioni”.
Secca la replica delle leghista Elena Maccanti: “ Noi le cose che abbiamo promesso speriamo di realizzarle: sappiamo che la gente vuole davvero la cancellazione della legge Fornero, e non è affatto una sciocchezza. E davvero vuole il controllo dell'immigrazione”. Riflessivo il senatore Malan, col disincanto e l'esperienza conferitagli dall'avere al suo attivo ormai cinque legislature: “Si è trattato di un voto col quale i cittadini hanno espresso contrarietà al modo in cui stiamo subendo la globalizzazione che si è portata dietro un'ondata migratoria che nell'attuale contesto di disoccupazione e povertà crea grande disagio”.
Forza Italia, rispetto alla Lega, ha fatto errori nel modo con cui ha affrontato il tema? "No", precisa Malan, "semplicemente il nostro impegno sul tema è stato portato avanti con toni meno forti rispetto a quelli della Lega per cui siamo stati percepiti come meno incisivi". E ora, che succederà? Il senatore azzurro lo spiega con chiarezza: il 23 marzo si riunirà la nuova Camera e il nuovo Senato, all'indomani il Senato eleggerà il suo presidente. “E' importante vedere con quale maggioranza il presidente sarà eletto perchè potrebbe essere quello l'embrione di ciò che nascerà. Nel frattempo, fino ad allora, potranno maturare situazioni finora inaspettate. Poi il Presidente della Repubblica dovrà dare l'incarico a chi è meno lontano dall'avere la maggioranza. In questo momento è il centrodestra”.
Appunto. Potranno crearsi situazioni inaspettate. Mancano circa 15 giorni. E in politica a volte in 15 giorni cambia tutto.








