torinoggi.it - 10 marzo 2018, 18:46

Poesia che vince la violenza: a San Salvario, la panchina rossa di Ada Ferroglio

Inaugurata oggi, presso l'aiuola Ginzburg, in occasione della celebrazioni per la Festa della Donna che hanno coinvolto tutte le Case del Quartiere di Torino

Poesia che vince la violenza: a San Salvario, la panchina rossa di Ada Ferroglio

"Ed io non sono l'ospite. Io sono il caso tra tutti gli altri". Un frammento di poesia firmato Ada Ferroglio che da oggi sigla la nuova panchina rossa nel quartiere di San Salvario, come segno urbanistico di lotta alla violenza su tutte le donne.

L'Agenzia per lo Sviluppo locale, insieme con le istituzioni della Circoscrizione 8 e le associazioni Donne per la Difesa della Società civile, Amaryllis e Tiaré, hanno celebrato la Festa della Donna con una performance che ha unito l'impegno nel sociale all'arte di strada, proprio in un angolo dell'aiuola Ginzburg, di fronte ai Bagni Municipali di via Morgari. Dopo la panchina di corso Marconi, questo è un secondo “pezzo” che si aggiunge alla rete di iniziative promosse dalle Case del Quartiere torinesi, con il desiderio che non si esauriscano in un giorno soltanto, tra ricordi e ricorrenze, ma mantengano per tutto l'anno un segno ben visibile per ogni passante, in qualsiasi momento.

In occasione della cerimonia, il presidente della Circoscrizione 8 Davide Ricca ha ricordato che proprio questo territorio è stato teatro, qualche anno fa, dell'omicidio della maestra Silvana Allasia, cui è stata intitolata la scuola di piazza Guala in cui insegnava.

“In questi ultimi anni abbiamo fatto dei passi da gigante”, ha commenta Paola Parmentola, coordinatrice alla cultura, “ma permangono degli ostacoli. Noi donne continuiamo a dover sostenere il carico del lavoro unito al peso mentale di tutte le questioni familiari che ci riguardano. Spesso i femminicidi avvengono per mano delle persone più vicine alle vittime. E negli ultimi casi di cronaca è emerso che le donne, prima di morire, non sono state ascoltate, nonostante avessero chiesto aiuto. Tutta la società, quindi, deve farsi attiva, e spetta a noi educare le nuove generazioni. Non solo le ragazze all'indipendenza, ma soprattutto i maschi. In questo, la Casa del Quartiere riveste un ruolo fondamentale, nell'unire le persone e far nascere iniziative”.

L'inaugurazione della panchina è stata animata da poesia, recitazione e appelli rivolti alle donne di tutte le età. Le attrici di Maigret&Magritte, vestite a tema di rosso e nero, hanno coinvolto gli spettatori nel racconto intimo, sofferto e appassionato di uno spirito femminile agguerrito, nonostante le ferite, le offese e l'apparente debolezza. “Rossetti sbiaditi per il troppo amore. In ghingheri, le anime, per non mollare”.

Da oggi chi passa per la Casa del Quartiere potrà volgere lo sguardo a quella panchina rossa, sgargiante e viva, a testimoniare la forza dell'amore e della passione, contro l'odio, la sopraffazione, e la violenza.

Manuela Marascio

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