Torino è la 31 città più inquinata d'Europa, quarta in Italia dopo Cremona, Milano e Brescia per la concentrazione di Pm 2,5. È questo uno dei dati emersi dal convegno "Cambiamenti climatici e nuove sfide ambientali: il ruolo delle Utility" organizzato oggi a Torino da Confservizi.
Un problema contenuto in parte grazie al teleriscaldamento, che permette di evitare costi sociali come quelli sanitari o la disoccupazione, che vanno dai 6 agli 88 milioni l'anno. Annualmente si risparmiano circa 60 milioni, così come è stimato un calo medio del 10% delle morti legati a problemi di inquinamento. Sono questi alcuni degli scenari emersi da uno studio della professoressa Mariachiara Zanetti, promosso da Iren.
Secondo il documento grazie al teleriscaldamento si ha una riduzione del 3% di emissioni di ossidi di azoto e del 2% di Pm10. In programma lo sviluppo a San Salvario, Mirafiori e nell'area metropolitana.