Economia e lavoro - 19 marzo 2018, 20:47

Ztl, l'incontro è per pochi: i contestatori si portano la sedia da casa e riempiono la piazza. Poi l'ambiente si scalda e tentano di entrare in Comune con la forza (VIDEO)

Centinaia di manifestanti contestano il progetto di estensione della Ztl, che partirà a gennaio 2019 e a loro dire penalizzerebbe soprattutto il commercio. Proteste contro il "numero chiuso" che impedisce ai più l'ingresso all'incontro con l'assessore. Momenti di tensione sia all'interno durante il dibattito che nella piazza davanti a Palazzo Civico, con i manifestanti che urlano "Dimissioni, dimissioni" rivolgendosi all'Appendino

Ztl, l'incontro è per pochi: i contestatori si portano la sedia da casa e riempiono la piazza. Poi l'ambiente si scalda e tentano di entrare in Comune con la forza (VIDEO)

Flash mob di protesta davanti a Palazzo Civico per dire no all'estensione della ZTL, che - come ha confermato l'assessore ai Trasporti, Maria Lapietra - partirà dal prossimo gennaio. Questo pomeriggio oltre duecento persone si sono radunate in piazza di Palazzo di Città, mentre all'interno era in corso una riunione a numero chiuso promossa dall'amministrazione Appendino sul nuovo progettazione della futura Zona a Traffico Limitato. I manifestanti, per esprimere dissenso contro la capienza limitata, hanno posato davanti al Comune le sedie che si erano portati da casa, trasformando l'area in un salotto.

Ma non si è trattato di una manifestazione del tutto pacifica: l'ambiente si è infatti scaldato più volte non soltanto durante il dibattito all'interno di Palazzo Civico, ma anche nella piazza antistante. A un certo punto, i manifestanti hanno anche tentato di "sfondare" le porte per introdursi con la forza all'interno del Comune in modo da raggiungere il dibattito. Altro momento "caldo" è stat ùo quando dalla piazza si è alzato il grido "Dimissioni, dimissioni" rivolto alla sindaca.

"Nel centro di Torino", ha evidenziato il Presidente dell'Associazione di via del centro Fulvio Griffa, "ci sono 42mila residenti, un milione e mezzo nella città metropolitana". A preoccupare i negozianti del centro, come ha spiegato Griffa, sono le eventuali ricadute derivanti da un'ampliamento orario della Ztl, "dato che l'85% del fatturato del commercio del centro è fatto dai torinesi, il 15% dai turisti".

L'idea dell'amministrazione comunale è di far partire la nuova Ztl, che sarà estesa se non per orario almeno per area, dal gennaio 2019. "Ma - ha spiegato l'assessore Lapietra - apriremo un tavolo per ascoltare le esigenze di tutti". Ci sarebbe cioè ancora margine per decidere come organizzare e regolare questa estensione. "Quello di questa sera è il primo degli incontri con i residenti", ha aggiunto Lapietra, "ma ne seguiranno altri per garantire una più ampia partecipazione"."Il modello di zona a traffico limitato a cui stiamo lavorando dovrà invogliare i cittadini a utilizzare maggiormente i parcheggi in struttura e fornire, al contempo, una maggiore attrattività del servizio di trasporto pubblico".

"Il prolungamento della ZTL", ha aggiunto il Presidente della Circoscrizione 1 Massimo Guerrini, "rischia di desertificare il centro, colpendo in particolare il piccolo commercio che è un presidio del territorio." Secondo Guerrini la principale fonte di inquinamento "non deriva dalle auto, ma dai condomini. Noi non siamo contrari, ma la nostra proposta è che l'amministrazione presenti un programma più ampio parlando con calma con i negozianti".

Cinzia Gatti

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