Politica - 03 aprile 2018, 15:05

Pensionati Coldiretti Torino, Pier Luigi Cavallino riconfermato alla guida dell’associazione

La nomina è arrivata dall’assemblea riunita a Palazzo Svolta

Pensionati Coldiretti Torino, Pier Luigi Cavallino riconfermato alla guida dell’associazione

Pier Luigi Cavallino, 70 anni, agricoltore in pensione, con cascina in frazione Favari di Poirino, è stato riconfermato alla guida dell’associazione Pensionati di Coldiretti Torino. L’assemblea riunita oggi a palazzo Svolta a Torino, alla presenza del presidente di Coldiretti Torino Fabrizio Galliati e del direttore Michele Mellano, ha  eletto come vice presidenti Maria Carla Vigna Casassa, di Ciriè ed Elio Cortassa, di Carmagnola. Prima dell’assemblea provinciale, in febbraio, si sono svolte dieci riunioni zonali che hanno visto partecipare 250 pensionati.

"Una buona notizia c’è – ha esordito Pier Luigi Cavallino rivolgendosi ai pensionati torinesi, che in Coldiretti sono chiamati 'senior per sempre' –. Abbiamo conquistato lo stop al pagamento dell'Imu sui terreni per gli agricoltori pensionati. Nei giorni scorsi il Dipartimento delle Finanze ha accolto le richieste dell'organizzazione di garantire l'esenzione dalla tassa anche per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali pensionati iscritti alla previdenza agricola che continuano a condurre le loro aziende".

"In questi anni di crisi economica e occupazionale - ha aggiunto Cavallino - il welfare, specialmente nelle zone rurali, si è molto ridimensionato. Proprio questa fase di crisi può rappresentare una opportunità per le nostre aziende agricole che hanno la possibilità di giocare un ruolo positivo nella gestione di servizi socio- sanitari ed educativi, fornendo servizi innovativi alla persona. Le imprese agricole multifunzionali che operano nelle aree rurali e marginali, le più carenti di servizi alla persona, tramite pratiche di agricoltura sociale possono erogare servizi alla prima infanzia, agli anziani e alle persone svantaggiate".

Nel discorso di Cavallino non è mancato un riferimento alle pensioni: "Dopo alcuni anni in cui i trattamenti pensionistici erano rimasti invariati, nel 2018 gli importi pensionistici sono stati aggiornati all’Istat, un aumento dell’1,1 per cento. Meglio che niente, ma ben poca cosa considerato che le pensioni agricole sono fra le più basse tra i vari settori produttivi".

"La Federpensionati - ha concluso Cavallino - rappresenta, tutela e difende i pensionati Coldiretti: questo farò con il nuovo direttivo nel preparare l’agenda formativa del nostro mandato. In particolare intendiamo favorire il ruolo attivo di noi pensionati, valorizzando al meglio le competenze e le esperienze che abbiamo acquisito. I pensionati sono portatori di esperienze di vita e di lavoro che, tramandate ai giovani, rappresentano una ricchezza per non dimenticare le proprie radici ed essere sempre parte attiva nel valorizzare la nostra agricoltura. Questo intendiamo fare nelle nostre famiglie, in un confronto intergenerazionale. In Federazione intendiamo portare avanti iniziative e azioni in sinergia con i giovani e con le imprenditrici. Noi pensionati svolgiamo un importante ruolo nel settore agricolo  ed è corretto venga riconosciuto il nostro grande valore  affinché possiamo vivere questo periodo senior non come un  problema, ma come una risorsa dove si può continuare ad interfacciarsi con i giovani imprenditori e le donne imprenditrici nell’ottica di un sistema attivo e trasversale che punti al benessere del settore agricolo e della società".

c.s.

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