Eventi - 05 aprile 2018, 08:18

Questa sera, la leggenda del raggae Horace Andy sul palco dell’Hiroshima Mon Amour

A esibirsi, l’artista dalla lunghissima carriera caratterizzata anche da rocksteady, lover’s rock e dancehall, noto per brani celebri, come "Skylarking", e per la sua collaborazione con i Massive Attack

Questa sera, la leggenda del raggae Horace Andy sul palco dell’Hiroshima Mon Amour

Determinazione, impegno sociale, amore: questi i temi, e i valori, alla base della duratura carriera di Horace “Sleepy” Andy, sul palco dell’Hiroshima Mon Amour stasera, a partire dalle ore 22.

Horace Keith Hinds nasce a Kingstone, in Giamaica, nel 1951. A introdurlo nel mondo raggae, il cugino, Justin Hinds, fondatore, negli anni ’60, del gruppo The Dominoes.

All’età di 16 anni, Horace registra, quindi, con il produttore George “Phil” Pratt, il suo primo singolo, “This Is a Black Man’s Country”. Tre anni dopo, nel 1970, ha inizio la sua collaborazione con l’etichetta Studio One del noto giamaicano Clement “Coxsone” Dodd, con cui pubblica “Got To Be Sure”, foriero del successo, e assume, su consiglio del produttore, il nome d’arte Horace Andy, in onore del popolare cantante Bob Andy.

Sempre con Dodd, l’artista incide anche “See A Man’s Face”, “Mr. Bassie” e il celebre “Skylarking”, che si configura ben presto come un incoraggiamento ai giovani ribelli a correggere le proprie azioni e scala vertiginosamente le classifiche dei dischi giamaicani.

Dopo aver suonato in tutto il mondo e aver avviato una carriera caratterizzata da roots raggae, rocksteady, lover’s rock e dancehall, Horace intraprende, nel 1990, la sua collaborazione con la band trip-hop di Bristol, i Massive Attack, dando a quest’ultima un grande contributo e affacciandosi, grazie alla popolarità della stessa, su una nuova generazione di fan, curiosa di conoscere il panorama musicale e i lavori precedenti dell’interprete giamaicano.

Con il gruppo registra: “One Love”, “Fire Man Army” e “Hymn of the Big Wheel”, contenuti in Blue Lines, del 1991; “Spying Glass” e “Light My Fire” – cover dell’omonimo brano dei The Doors –, in Protection, del 1995; “Angel”, “Man Next Door” e “Exchange”, in Mezzanine, del 1998; e, infine, “Splitting the Atom” e “Girl I Love You”, raccolti in Heligoland, del 2010. Con la nascita dell’etichetta dei Massive Attack, Melankolic, è stata pubblicata, inoltre, una raccolta di successi della carriera di Andy, dal titolo Skylarking.

Degne di nota anche le sue collaborazioni con il gruppo britannico Dub Pistols, con cui ha inciso “Six Million Ways to Live”, nel 2001, e con Easy Star All-Stars, nel 2006, in occasione dell’album tributo, ma in versione ska, ai Radiohead, intitolato ironicamente Radiodread. Cooperazioni favorite dal ritorno, nell’universo reggae, alle sonorità delle origini – il “roots raggae” – e dall’intensa attività di scoperta, rivalorizzazione e ripubblicazione di veri e propri capolavori del genere, intrapresa da alcune etichette quali Blood and Fire e Pressure Sounds, che hanno fornito un nuovo impulso alla carriera di Horace Andy.

Il quale, questa sera, porterà il sole caldo della Giamaica e il sound tipico di quest’ultima, emesso dal suo particolare e riconoscibilissimo timbro vocale, sul palco dell’Hiroshima Mon Amour. L’evento è organizzato in collaborazione con Flowers Festival e Madò che crew.

Roberta Scalise

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