S. Rita / Mirafiori - 05 aprile 2018, 17:07

Gemellaggio tra scuole e canti tribali per l'Indipendenza del Senegal a Mirafiori

Questa sera il Centro di protagonismo giovanile di strada delle Cacce ospita la festa per il 58° anniversario dell'autonomia del Paese africano. Presente anche la scuola "Piero Calamandrei"

Gemellaggio tra scuole e canti tribali per l'Indipendenza del Senegal a Mirafiori

Celebrare la storia, ricordando il passato, ma anche respirare e toccare con mano una cultura calda e affascinante come il vento d’Africa. Il 58° anniversario dell’indipendenza del Senegal arriva oggi, in Italia, facendosi strada tra grosse questioni politiche e sociali, in cui spesso si continua a guardare allo straniero con poca umanità, scarsa apertura o comprensione. E proprio a Torino, che racchiude una convivenza multiculturale ben viva earticolata, la data del 4 aprile può assumere con forte slancio un valore più ampio della semplice commemorazione.

Nel 1958 il Senegal ha ottenuto lo statuto di repubblica autonoma, e, nel 1960, si è fuso con il Mali in una federazione divenuta poi completamente indipendente. Stasera si vuole rendere omaggio a questo importante e recente traguardo coinvolgendo attivamente tutti i cittadini interessati a conoscere la cultura senegalese: a partire dalle ore 19.30 il Cpg di strada della Cacce 36, a Mirafiori Sud, ospiterà un ricco evento organizzato dall’associazione Tamra, di Magatte Dieng, da anni attiva a Torino per promuovere il folklore del Paese.

Si comincia con l’apericena tipico, in cui gustare i migliori piatti della tradizione, per proseguire con l’esibizione del coro dell’istituto musicale “Piero Calamandrei”. Una realtà particolarmente vicina al Senegal, avendo iniziato da qualche mese un percorso di gemellaggio con la scuola Niaga Peulh Lac Rose.

Il progetto "Oltre i confini" sarà presentato nel corso della serata. Lo scorso gennaio una delegazione italiana, composta dal dirigente scolastico e tre docenti, si è recata nel villaggio senegalese per confrontarsi con i reali bisogni del posto, individuando le priorità, gettando le basi per futuri sviluppi di cooperazione e solidarietà, e vagliando possibilità concrete di intervento per migliorare la scuola locale e l’efficacia dell’azione didattica. Ne è nato un progetto che presenta, tra i suoi principali obiettivi, la promozione di attività per approfondire la conoscenza delle due diverse realtà scolastiche; il sostegno alla cultura in un territorio rurale e povero, dove la scuola è l’unica agenzia formativa - ma priva di risorse - per poter migliorare il futuro dei bambini; la nascita di infrastrutture tecnologiche che consentano anche uno scambio virtuale di esperienze tra gli studenti italiani e quelli senegalesi. Il secondo incontro tra le struttura didattiche sta avvenendo proprio in questi giorni, con la visita a Torino dei ragazzi africani, accolti nella mattinata di oggi anche dal Comune e dalla Regione Piemonte.

La serata al Cpg proseguirà con delle performance di grande impatto emotivo: l’opera di "Il silenzio degli Dei”, di Cheikh Ngom, definita come “la confessione di quella parte di immigrazione dominata dalla lotta per la sopravvivenza", e l’esibizione del gruppo dei Griot torinesi – termine che nella cultura senegalese indica un cantore, un poeta incaricato di conservare la tradizione orale degli avi e, in alcuni contesti, anche di agire come interprete e ambasciatore.

Una serata in cui si mescolano sapori, esperienze formative di giovani in crescita, danze, musica, storia: tutto ciò che unisce le comunità in un’unica, grande festa dal profumo di libertà.

Manuela Marascio

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