Quella di venerdì 13 aprile sarà una serata speciale in cui Gipo Farassino, uno degli chansonnier più importanti di Torino “tornerà” nella sua amata Barriera di Milano, il quartiere in cui nacque nel 1934 e che ispirò fortemente tutta la sua carriera artistica. Farassino, scomparso nel 2013 a causa di una malattia, verrà ricordato attraverso le immagini del docufilm a lui dedicato, "Gipo, lo Zingaro di Barriera" di Alessandro Castelletto e da due eccezionali live di musicisti che con lui hanno condiviso il palco e la passione per la città, le sue periferie e la canzone d’autore.
Apriranno la serata Luca Morino (interprete del docufilm nella parte di se stesso) e Lucio Villani con una sequenza di brani tratti dal repertorio di Gipo Farassino e, dopo la proiezione, salirà sul palco un’esclusiva Big Band formata Claudio Chiara, Matteo Ganci, Daniele Lucca, Vito Miccolis, Luca Morino, Johnson Righeira e Lucio Villani.
Dopo circa 50 proiezioni nella nostra Regione, il film chiuderà questa stagione di tournée nei cinema là dove tutto è iniziato: in Barriera di Milano.
La scelta del Cineteatro Monterosa non è casuale perché, oltre ad essere uno degli ultimi cinema di periferia rimasti in città, è il luogo in cui nel dicembre del 1996, Gipo Farassino rispolverò la sua chitarra, dopo anni di attività politica.
Il film, prodotto da Fondazione Caterina Farassino e Endeniu con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund, racconta come il poliedrico artista torinese abbia segnato profondamente Torino, attraverso le sue canzoni, il teatro e la politica, contribuendo a quella “tensione artistica” che ancora oggi tutti riconoscono alla città.
Dentro Gipo, lo zingaro di Barriera c'è il passato e il presente del quartiere di Barriera di Milano, c'è la Torino nascosta e sconosciuta, c'è l'Italia tutta, c'è il Gipo cantastorie, attore, politico, uomo e padre.
"Con questo film - commenta il regista - ho voluto raccontare la storia di un uomo ma soprattutto il mondo del quartiere di Barriera che sta dietro il percorso artistico e umano di Farassino. Fuori dalla retorica e senza la volontà di costruire un mito. Un documentario autentico come il suo protagonista, per riscoprirlo, rendergli omaggio, dargli il posto che si merita nel panorama artistico locale e nazionale. Il percorso artistico di Farassino è quasi completamente incentrato nella sua Barriera di Milano, quartiere torinese dove nacque nel 1934; un limite apparente che si è invece rivelato la chiave di volta che lo ha portato a una dimensione universale, quella di “cantare gli ultimi”. Poetico nel toccare segni e archetipi che sono patrimonio di tutti, la sua figura artistica è stata plurima: da cantastorie a attore e autore teatrale, ad attore per il cinema e la televisione. La trama del film è costruita intorno a una figura che fungerà da motore narrativo: Luca Morino, noto musicista e leader del gruppo musicale dei Mau Mau che entra in Barriera e va alla ricerca dei luoghi di Gipo e del suo mondo… Luca Morino fa da Virgilio nel viaggio alla riscoperta di Gipo. Ne rispolvera memoria, talento e qualità umane sulla scia delle note e e dei testi delle sue canzoni, da Ballata per un eroe a Porta Pila, da Avere un amico a La mia città, da Serenata ciocatona a Sangon Blues".