Garantire la presenza dei medici di famiglia nelle Case della Salute di Torino. È questo l'obiettivo che si pone la Regione Piemonte, annunciato dall'assessore alla Sanità Antonio Saitta a margine dell'inaugurazione del nuovo centro di screening mammografico presso l'ospedale Oftalmico.
"A livello nazionale", ha spiegato Saitta, "è stato sottoscritto il rinnovo del contratto per i medici di famiglia: a quello regionale lavoreremo per garantire la loro presenza nelle case della salute del territorio." Un'iniziativa già avviata con successo in molte Case della Salute già operative in molte piccole realtà del Piemonte. Il risultato finale che la Regione si pone è garantire la presenza 24 ore su 24 dei dottori in questi presidi.
"Con l'inaugurazione del centro di screening mammografico, a cui entro la fine dell'anno se ne aggiungerà un secondo", ha spiegato il Direttore dell'Asl Città Torino Valerio Alberti, "nasce concretamente la Casa della Salute dell'ex Oftalmico. Mentre si liberano degli spazi verranno aperti degli ambulatori di tipo infermieristico con prestazione a 12 ore, attivati posti in continuità assistenziale e il nuovo punto prelievi."
L'ex ospedale Oftalmico avrà quindi una vocazione ambulatoriale, non più ospedaliera, anche se "l'attività verrà modulata a seconda delle esigenze della Città della Salute.", ha concluso Alberti. Proprio contro questa "trasformazione" il Comitato Salvaguardia Ospedale Oftalmico ha dato il via alla protesta davanti all'ingresso di via Juvarra distribuendo volantini con su scritto:"Sperpero di denaro pubblico, noi non ci stiamo."