Attualità - 16 aprile 2018, 10:22

Il Politecnico di Torino incontra il suo futuro: arriva la carica dei 3500

Oggi e domani l'ateneo si apre alle aspiranti matricole. Il rettore Saracco: "Rispondiamo alle nuove necessità della società grazie alle tecnologie. Punto sulla collaborazione tra i nostri ragazzi"

Il Politecnico di Torino incontra il suo futuro: arriva la carica dei 3500

"Dobbiamo rispondere a esigenze e richieste della società che sono radicalmente diverse rispetto anche solo a dieci anni fa, sono cambiati i bisogni e ci sono tecnologie per dare soluzioni". Così Guido Saracco, neo rettore del Politecnico, introduce la giornata di orientamento per i ragazzi che vogliono intraprendere gli studi scientifici. 

Due giorni per 3500 aspiranti matricole, che possono conoscere l'offerta di 22 corsi di laurea e i 29 corsi di laurea magistrale.

"Il mondo cambia rapidamente e nonostante le incertezze sul posto di lavoro e sulle professioni - aggiunge Saracco - il Politecnico c'è ed è pronto a cambiare forme e contenuti della didattica. Vogliamo che gli studenti siano protagonisti del loro percorso formativo è consapevoli dell'impatto sociale che possono avere con la loro attività. E poi vorrei rinforzare la collaborazione tra i ragazzi. Vorrei costruire una Casa del Team studentesco, magari qui nella cittadella. Oppure presso TNE se davvero o centri di competenza sulla manifattura si strutturasse lì".

Sul futuro di Torino, il rettore non ha dubbi: "dobbiamo fare sinergia con l'industria. Non parliamo linguaggi diversi. Anzi, bisogna rinforzare il dialogo tra ingegneri e piccola industria, ma anche tra gli stessi ingegneri. Fare squadra, come dicevo. E lavorare in sinergia vuol dire lavorare insieme, non fare trenta cose diverse".

Giovedì sarà invece tempo per il career Day, con tante multinazionali ma poche PMI pronte a conoscere le nuove leve di futuri laureati. L'altra faccia della medaglia, insomma. "Vogliamo infatti crearne due: uno per viale della Vittoria, l'altro per Bastioni Gran Sasso (citazione da Monopoli, ndr), in modo che non ci sia una eccessiva specializzazione o orientamento".

Incontrare i ragazzi vuol dire incontrare il futuro. "Sono felice di questi momenti perché per noi, instradarli verso il domani, è la nostra prima missione", conclude Saracco.

Massimiliano Sciullo

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