Sono tanti, davanti alle stanze del rettorato di via Po. Alcuni hanno anche una t-shirt rossa con scritto "Ricercaprecaria". E il nocciolo della protesta è chiara: i 20 concorsi per ricercatori di tipo B - anticamera della stabilizzazione di nuovi docenti - cancellati spostando altrove quelle disponibilità (per passare alcuni associati a docenti ordinari).
"I vertici dell'ateneo si sono giustificati affermando che tanto il governo ha stanziato fondi straordinari per il reclutamento di 55 ricercatori. Evidentemente si è voluto evitare di reclutare troppo", dicono i manifestanti.
I numeri, però, parlano chiaro: il rapporto studenti docenti, già al 34,5 (contro il 30,5 nazionale) è salito ulteriormente al 39,4. "Un dato che ci colloca a pieno diritto nel terzo mondo universitario. I docenti annegano nella didattica e gli studenti non stanno meglio. Ma oltre al danno arriva lo schiaffo", concludono gli esponenti del coordinamento UniTo coordinamento ricercatori non strutturati.