Al Teatro Baretti, dal 25 al 27 aprile (alle 21) va in scena "Una strana confessione. Memorie di un ermafrodito", di Herculine Barbin presentate da Michel Foucault, con Olivia Manescalchi, Caterina Gabanella, Alessandro Quattro.
In un convento una giovane dubita di non essere quello che è nell'opinione di tutti; è attratta dai corpi delle compagne, ma la sua educazione è come una benda sulla verità. Quando viene richiesto un parere scientifico, l'errore è riconosciuto. La giovane ragazza è semplicemente "un giovane ragazzo".
Queste memorie furono pubblicate per la prima volta in una rivista di medicina nel 1874 e furono scoperte da Michel Foucault. Le testimonianze di H. Barbin sono un documento di straordinario interesse che si propone di ricostruire la storia della sessualità di un ermafrodito. Da una parte rappresentano la sofferta testimonianza di una vicenda privata, dall'altra le le terribili documentazioni scientifiche.
La storia di Herculine verrà raccontata da dentro, grazie a una riscrittura del suo diario molto fedele. La musica dal vivo di Paolo Cipriano andrà a scaldare tutte le vicende, per fare emergere la passione e le dissonanze del mondo emotivo della protagonista e non solo, questo concerto sarà l’attualizzazione di un testo del 1870 dove casi, come Herculine, erano lasciati a se stessi. Herculine diventa consapevole dell'eccezionalità della propria esperienza e rifiuta di farsi complice di una cultura in cui non c'è posto per l'eccezione.