Un’altra lettera da parte dei Comitati riuniti di Porta Palazzo indirizzata a Chiara Appendino. Questa volta non ci sono altre richieste di incontro, ma una presa d’atto della non disponibilità a discutere della situazione di San Pietro in Vincoli e Canale dei Molassi, affinché si capisca se il mercato sarà spostato oppure no. “Prendiamo atto – scrivono – del suo non dichiarato diniego alla richiesta di incontro che le abbiamo fatto avere, onde affrontare e definire la pluriannuale questione del mercato di libero scambio”.
La precedente richiesta era stata inoltrata il 5 aprile, a seguito del clamore suscitato dalla visita dell’Arcivescono di Torino, Cesare Nosiglia, al mercato del sabato al Canale dei Molassi. Ora queste lettere sono arrivate in discussione al consiglio della Circoscrizione 7, con un’interpellanza presentata dalla capogruppo di Fratelli d’Italia, Patrizia Alessi, e approvata a maggioranza. “Da più di un anno – ha spiegato – non riusciamo ad avere risposte dal Comune. Perché promettere lo spostamento se si sa benissimo che non sarà fatto? Le lettere inviate dai Comitati riuniti di Porta Palazzo sono state firmate da tante realtà, come ad esempio il Sermig”.
Ma quello che viene contestato maggiormente è il fatto che sia mancato un confronto istituzionale tra Comune e Circoscrizione 7, al di là della richiesta palesata dall’assessore Marco Giusta il mese scorso, che invitava le circoscrizioni a suggerire possibili collocazioni del mercato nelle aree di rispettiva competenza. Ora il consiglio della 7 vuole un confronto con l’assessore in aula, oppure in una commissione o ancora in una capigruppo.
Tramontata, per ora, l’ipotesi Mirafiori – visto l’alt della Regione Piemonte sugli spazi di Tne – cittadini e comitati tornano a farsi sentire, anche alla luce dei divieti di sosta posizionati a San Pietro in Vincoli, che secondo alcuni consiglieri e residenti lasciano pensare a una ulteriore permanenza del mercato.
“Sono colpito – ha commentato Ernesto Ausilio, vicepresidente della 7 – dal fatto che siano state date, in passato, delle precise date per lo spostamento. I cittadini, ma anche gli stessi venditori, si sentono spiazzati. L’assessore dovrebbe venire qui a riferire”.
“Si dovrebbe avere la capacità di gestire il fenomeno – ha aggiunto Luca Deri, presidente della 7 – ma ad oggi la situazione non è chiara. Abbiamo proposto di chiedere la dichiarazione dei redditi agli espositori, per valutare chi avesse realmente bisogno, e abbiamo fatto anche altre proposte in passato, ma si è preferito seguire altre strade”.
“Per quanto riguarda via Carcano – ha proseguito –, il fatto che ci sia un’associazione che presta un servizio esterno per la piscina (gli Ecomori, presenti la domenica mattina per scongiurare altri attacchi vandalici, ndr) è un fatto positivo. Credo infatti che al mercato ci siano persone oneste, ma i numeri attuali non consentono un controllo. Nell’area, però, servirebbero anche opere compensative”.