Fare proprio ciò che gli altri non usano più, per ridargli una nuova vita. Donare in cambio qualcosa che possa ancora essere utile in altre case, altri lavori, altri hobby. È questo lo spirito di Usato&Donato, raccolta di beni di seconda mano a disposizione dei cittadini, nata nel 2016 nell’area commerciale di corso Traiano e ora nuovamente presente sul territorio di Mirafiori Sud.
Dopo una battuta d’arresto lo scorso novembre, dovuta all’indisponibilità dei locali nella scuola di strada Castello di Mirafiori, l’attività riprende oggi, venerdì 4 maggio, ospite della Casa nel Parco di via Panetti.
“Siamo riusciti a dargli una nuova occasione”, commenta soddisfatta la promotrice dell’iniziativa, Elena Fabris, presidente dell’associazione Miravolante. “Ancora una volta, non vogliamo intenderlo come un semplice mercatino dell’usato, ma come un luogo d’incontro tra gli abitanti, un’opportunità piacevole di rimettere in circolo cose utili. In particolare, adesso ci concentreremo sulla valorizzazione dei beni a uso immediato, perché lo spazio a noi concesso può ospitare un magazzino temporaneo, quindi è importante che ci sia un riciclo continuo di oggettistica”.
Per questo sarà introdotta una nuova regola nell’utilizzo del servizio: le cose portate il venerdì (in orario 17-19) saranno conservate fino a martedì. Se nessuno le vorrà portare via, verranno destinate ai servizi sociali, alla Cooperativa Triciclo o a Cit Ma Bon, che sostengono l’iniziativa.
In origine il progetto era anche chiamato “La stanza del dono”, perché si occupava di raccogliere cose donate da chi non ne aveva più bisogno, per regalarle a chi ne sentisse invece la mancanza.
Adesso c’è una vera e propria “casa” ad accogliere questo piccolo magazzino aperto a tutto il quartiere. Per di più immersa in una cornice verde che non può non invogliare, nella bella stagione, a passare di lì per dare un’occhiata, come spiega la Fabris: “Ci piacerebbe che, tornando da lavoro, la gente facesse due passi al parco, e poi venisse a curiosare da noi. Qualcosa di bello da trovare c’è sempre”.





