Cultura e spettacoli - 04 maggio 2018, 13:34

Arriva il Salone Off: “Guarda che Torino”

Presentato un programma con oltre 500 eventi. Il direttore Pautasso: "Una manifestazione che oggi è una peculiarità del Salone del Libro"

Arriva il Salone Off: “Guarda che Torino”

Oltre 500 appuntamenti compongono il programma del Salone Off, la manifestazione “collaterale” al Salone Internazionale del Libro, giunta alla 15a edizione. Anche se definirla “collaterale” non può che apparire riduttivo. Quest’anno, l’Off non solo coinvolge tutte le Circoscrizioni torinesi, ma anche 20 comuni, di cui 14 dell’area metropolitana e 6 nel resto della regione, da Asti a Novara. Grandi ospiti e grandi eventi, con scrittori, artisti, registi e intellettuali che faranno la spola tra il Lingotto e il resto del Piemonte.

Un cenno merita anche la presentazione, che si è svolta nella deliziosa cornice della sala da ballo Le Roi, che fu disegnata da Carlo Mollino, alternata agli intermezzi musicali di Federico Sirianni. Il musicista ha cantato brani di Fred Buscaglione, rendendo così omaggio all’artista torinese che proprio al Le Roi ha lasciato il suo celebre pianoforte rosa, oggi prestato a Massimo Ranieri per la sua tournée.

“Quando è nato, nel 2004, il Salone Off sembrava un’idea piccola piccola così – ha spiegato Marco Pautasso, curatore dell’Off, citando proprio Buscaglione – ma oggi è una peculiarità della kermesse torinese”. Ed è sulla poesia, come da tradizione, che punta la manifestazione, con un tributo agli slogan, veri interventi poetici, che comparvero sui muri di Parigi nel maggio del 1968, a cinquant'anni da quello storico momento.

Tra i luoghi coinvolti ci sono biblioteche, librerie, teatri, ex fabbriche, locali, stare e piazze, ma anche musei, ospedali e caffè. In programma anche la “Seduta spiritica” al Cimitero Monumentale, quando Pier Luigi Razzano “evocherà” Zelda Fitzgerald. Al Grattacielo Intesa Sanpaolo, poi, ci saranno Corrado Augias, Sergio Luzzatto e Andrea Marcolongo. La Casa del Pignone invece diventerà la celebre Villa Diodati, che duecento anni fa diede a Mary Shelley lo spunto per scrivere il suo romanzo “Frankenstein”. Lì si sistemeranno Vincenzo Latronico, Sacha Naspini, Veronica Raimo e Danilo Soscia, che si lasceranno ispirare dalla casa per scrivere racconti inediti da presentare poi il 13 maggio.

Autori e lettura, insomma, con un omaggio a Leopardi e la fortunata iniziativa “Pagine in corsia”, per portare la letteratura negli ospedali, che quest’anno coinvolgerà anche due rsa.

“Il Salone Off – ha commentato Francesca Leon, assessora alla cultura del Comune di Torino – è il risultato di un’intelligenza collettiva. 500 appuntamenti sono tanti ma forse per Torino sono appena sufficienti”.

Ma l’occasione è utile anche per spegnere sul nascere nuove supposizioni sulla possibile “alternanza” tra Milano e Torino sull’organizzazione del Salone del Libro. Lo fa il direttore, Nicola Lagioia, con un solo commento: “Not in my name”.

Il programma completo del Salone Off è su www.salonelibro.it

Paolo Morelli

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