Alle 22.34 di domenica 13 maggio, pareggiando per 0-0 a Roma, la Juve ha matematicamente conquistato il settimo scudetto consecutivo. La formazione bianconera è entrata così nella leggenda del calcio italiano, migliorando ancora il proprio record. Dal 2012 è dominio bianconero, un dominio iniziato sotto la guida di Antonio Conte e proseguito nelle ultime quattro stagioni con Max Allegri in panchina.
Quattro giorni dopo il roboante 4-0 dell'Olimpico contro il Milan nella finale di Coppa Italia, lo stesso stadio è stato teatro di un altro trionfo juventino. Sarà perché il pubblico si è ormai abituato a vincere in Italia, ma le vie del centro di Torino non si sono affollate di persone. Alcune decine di tifosi sono scesi in strada e colorato di bianco e nero piazza San Carlo, ma ancora a ridosso delle 23 non c'era grande clamore, neppure di clacson e trombette.
Probabilmente la vera festa andrà in scena sabato prossimo all'Allianz Stadium, quando la Juve ospiterà il Verona nell'ultima partita di campionato e riceverà alla fine la coppa dello scudetto. Sarà l'occasione di festeggiare giocatori e staff tecnico e dirigenziale, prima che la festa si sposti per le strade di Torino, che accoglieranno il pullman scoperto della squadra, per ricevere l'abbraccio della sua gente.
Da pochi minuti è giunto, attraverso Facebook, anche il messaggio di congratulazioni della sindaca di Torino, Chiara Appendino, mentre col passare dei minuti piazza San Carlo si sta popolando via via, con un entusiasmo crescente. Attorno alle 23.30 la piazza finalmente si è riempita e colorata per intero di bianconero.
"Chi non salta è un napoletano" è il coro più gettonato, insieme a sfottò vai indirizzati al grande ex Bonucci, che la scorsa estate decise di lasciare per passare al Milan. Qualcuno ha detto di essere intenzionato ad andare a Caselle per accogliere la squadra di ritorno da Roma, mentre intanto sono salite ad alcune centinaia le persone radunatesi nel centro di Torino, mentre è arrivati alla mezzanotte.
Nella piazza che undici mesi fa vide oltre mille e cinquecento feriti (tra cui Erika Pioletti, che sarebbe poi morta alcuni giorni dopo), nella tragica notte della finale di Champions tra Juve e Real, stavolta non ci sono stati incidenti o episodi negativi da segnalare. Non la penserà così il venditore ambulante che si è visto sequestrare tutto dai vigili urbani. Aveva preparato tutto per festeggiare il settimo scudetto della Juve, ma evidentemente c'era qualcosa che non è sfuggito all'occhio della Municipale. Per lui questa non sarà una serata da ricordare.