Nel nome del padre. Che non ha mai conosciuto, complice la tragedia dell'Heysel, che il 29 maggio 1985 costò la vita a 39 persone, prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juve e Liverpool.
Nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 13 maggio, a Moncalieri è stato intitolato il campo sportivo a Domenico Russo, uno dei tifosi bianconeri che 33 anni anni fa erano partiti per il Belgio per assistere a una partita di calcio e non sono mai tornati dalle loro famiglie. Domenico era di Moncalieri e ad attenderlo in Italia c'era una moglie in dolce attesa: il bambino che sarebbe nato poco dopo non avrebbe mai potuto conoscere suo padre, per questo la signora Russo decise di chiamare Domenico il piccolo che aveva in grembo.
Per iniziativa di Davide Guida (collaboratore del sindaco Paolo Montagna) e di Giuseppe Messina, si è arrivati a intitolare a Domenico Russo il campo sportivo di Moncalieri, una iniziativa doverosa, proprio nei giorni che precedono il 33esimo anniversario della tragedia di Bruxelles. Il fatto da sottolineare è che anche la società Juventus ha "sponsorizzato" l'iniziativa, con una bella lettera del presidente Andrea Agnelli: "Oggi (ieri per chi legge, ndr) purtroppo, a causa degli impegni sportivi, non sarà possibile per noi partecipare all'intitolazione dell'impianto sportivo del comune di Moncalieri, ma con questo mio pensiero voglio essere vicino, a titolo personale e in rappresentanza della Juventus, alla famiglia di Domenico Rosso e rivolgere a Lei un ringraziamento per l'impegno e la sensibilità dimostrata, portando avanti la memoria di chi purtroppo ha perso la vita in quella tragica giornata".
Alla cerimonia era presente la vedova, signora Tiziana, ma soprattutto c'erano, oltre ai tifosi bianconeri, anche i rappresentanti del Toro Club Moncalieri. Perché di fronte a certe tragedie non ci sono colori o bandiere che dividono. I granata piangono i caduti di Superga (oltre a Meroni e Ferrini), quelli bianconeri i tifosi morti all'Heysel (oltre a Gaetano Scirea). Basta striscioni vergognosi e cori beceri allo stadio, di fronte alla morte ci vuole rispetto e cordoglio. Per questo, è giusto sottolineare quanto si è visto ieri a Moncalieri, come testimoniano le foto che corredano questo articolo.
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