Continuano i nubifragi che stanno colpendo a macchia di leopardo da nord a sud, frutteti, ortaggi, pascoli, serre e campi di grano e mais. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti in relazione all’ultima ondata di maltempo che interessa la Penisola con tempeste di acqua e ghiaccio, dopo un mese di aprile in cui sono cadute il 55% di precipitazioni in meno e che si classifica come il più caldo dal 1800, con una temperatura superiore di addirittura 3,5 gradi la media del periodo di riferimento.
Le bizze del tempo di questa primavera sconvolgono anche le api che restano nelle arnie per effetto della pioggia durante la fioritura senza riuscire a svolgere il prezioso lavoro di trasporto del polline da una pianta all’altra. In forte ritardo è anche la produzione di miele con cali fino al 50% per i primi raccolti di stagione, a seconda delle zone.
“Questo andamento anomalo si riscontra anche in Piemonte e conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio – commentano Fabrizio Galliati vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato Confederale – con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Le forti piogge e grandinate nella nostra regione hanno creato danni, al momento, soprattutto nell’area vocata al florovivaismo dell’alto Piemonte. Resta anche la preoccupazione per la produzione di miele che già nello scorso anno, a causa del clima, aveva fatto registrare un -70%. Il miele d’acacia, in particolare, è nuovamente a rischio: con le piogge di questi giorni, infatti, non può essere prodotto dalle api, le stesse che ne avrebbero bisogno perché già indebolite dalla siccità dello scorso anno. L’effetto di una scarsa produzione – continuano Galliati e Rivarossa - può essere quello di agevolare l’arrivo di miele dall’estero di cui non conosciamo la reale provenienza. Per evitare di portare in tavola prodotti di bassa qualità occorre verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. Il miele prodotto sul territorio nazionale è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria, fortemente sostenuta dalla nostra Organizzazione. Infine, con questa primavera instabile – concludono - le api non riescono a svolgere il loro ruolo fondamentale di impollinatrici delle piante con la prevedibile conseguenza di una minore disponibilità di prodotto: per questo è fondamentale salvaguardarle nell’ambiente”.
Il miele è uno degli alimenti più multifunzionali che si possono trovare in natura: può essere usato per i dolci, per i condimenti, per le bevande, per le tisane e come aiuto contro i mali di stagione, ma anche come componente di creme di bellezza per la pelle e per gli impacchi nutrienti per i capelli. Il miele ha proprietà antibatteriche e anti infiammatorie, è anche un energizzante naturale che può essere usato nelle escursioni in montagna o prima di una gara sportiva o di un allenamento, grazie anche alla sua alta digeribilità.