Politica - 15 maggio 2018, 16:28

Salone del Libro, Chiamparino: "Critiche del Pd? Solo piccineria". La replica dei consiglieri dem: "Il SalTo non è un evento tra i tanti"

Il futuro dell'evento divide il Partito Democratico. La polemica si accende in Regione

Salone del Libro, Chiamparino: "Critiche del Pd? Solo piccineria". La replica dei consiglieri dem: "Il SalTo non è un evento tra i tanti"

Il futuro del Salone del Libro accende gli animi nel Partito Democratico. Questa mattina il Presidente della Regione Sergio Chiamparino è intervenuto duramente per replicare alle polemiche sollevate da alcuni consiglieri dem regionali, che avevano criticato la nuova formula della kermesse libraria. La convenzione prevede per la Regione un supporto di tipo più economico mentre per la Fondazione per la Cultura, che fa capo al Comune, un ruolo più organizzativo.

Chiamparino, in riferimento agli attacchi, ha parlato di "piccineria di certa polemica politica con cui si attribuisce, in modo del tutto arbitrario, a una parte politica il 'salvataggio' del Salone". Questo, aggiunge l'ex sindaco di Torino, "di fronte alla grandezza del successo dell'evento", "il quale non aveva bisogno di salvatori perché come si è visto si salvato da solo con l’energia della sua comunità di lettura, che è stata accompagnata dalle istituzioni locali cercando, anche nei momenti più complicati, di lavorare nella massima collaborazione istituzionale".

"Anche per questo", aggiunge Chiamparino, "colpisce che non si colga come la proposta avanzata dalla cabina di regia corrisponda pienamente a questa esigenza: la Regione, come ente di programmazione, riconosce e sostiene il Salone per il suo valore strategico; la convenzione è uno strumento forte - che tra l’altro utilizziamo anche verso altre eccellenze cittadine, in campi diversi, come  Piazza dei Mestieri - ed è l’esatto opposto di quel disimpegno di cui parla un ormai insopportabile cicaleccio mediatico".

Parole che hanno generato la replica dei consiglieri del Pd Daniele Valle e Luca Cassiani: "Lo strumento della convenzione, oltre a essere un modo per deresponsabilizzare la struttura regionale, non è adatto ad affrontare il lavoro di ricostruzione della struttura che dovrà organizzare e gestire i molti eventi già programmati: Salone OFF, Salone Off 365, Portici di Carta, di cui l’evento primaverile costituisce il culmine".  "Il Salone del Libro - sottolineano - non è una iniziativa tra le tante di cui deve occuparsi la Regione Piemonte, ma è l’evento culturale più importante di questo territorio, con tutto il rispetto per la Piazza dei Mestieri o la Casa della Resistenza di Fondotoce". "La presenza della Regione nella governance degli eventi legati alla filiera del libro - concludono - è la miglior garanzia per editori e operatori culturali piemontesi e non".

Cinzia Gatti

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