Economia e lavoro - 21 maggio 2018, 17:34

Sicurezza dei dati sul Web: a San Mauro gli "angeli custodi" di Zyxel

Da venerdì 25 maggio scatta l'obbligo Ue per tutelare ciò che di personale scorre in Rete: si chiama GDPR e gli enti e le aziende che non si adeguano rischiano multe salate. A pochi passi da Torino si trova una delle aziende che operano nel settore e lancia l'appello: "Rischiamo di arrivare in ritardo"

Sicurezza dei dati sul Web: a San Mauro gli "angeli custodi" di Zyxel

I tedeschi, come al solito, sono già pronti da parecchio tempo. In Italia, invece, le cose vanno un po' più per le lunghe e il rischio è che - anche questa volta - non ci faremo trovare perfettamente preparati. Il tema è quello della sicurezza dei nostri dati che corrono in Rete e casi recenti come quelli di Cambridge Analytica (e non solo) confermano che si tratta di estrema attualità.

Talmente estrema che l'Unione Europea (già un paio d'anni fa, a dire il vero) ha fissato un paletto rigoroso: dal 25 maggio enti e aziende che hanno a che fare con un flusso di dati personali di cittadini europei dovranno assumere tutte le misure di sicurezza necessarie per tenerli sotto tutela (la cosiddetta GDPR). Dunque, da venerdì in poi, qualunque attacco di hacker che vada a "bucare" una qualunque banca dati su territorio continentale, dovrà essere denunciata alle autorità competenti (oltre che ai diretti interessati). E chi non avrà adottato le difese obbligatorie, pagherà pesanti sanzioni: si può arrivare fino al 4% del fatturato complessivo. In pratica, ci sarebbero aziende che rischierebbero di fallire.

Ma in Italia (e per la precisione a San Mauro, proprio alle porte di Torino) c'è una delle maggiori aziende del settore (sfida player come Cisco o HP) che ha una visione professionale e d'insieme della questione: la Zyxel, nata a Taiwan (e quotata nella borsa locale) nel 1985 e che ha scelto di prendere casa proprio nella nostra città per la sua centrale operativa tricolore. Dai loro uffici, però, si alza l'allarme: "Rischiamo di farci trovare molto in ritardo - spiega Valerio Rosano, country manager di Zyxel - e questo perché spesso manca la conoscenza e la sensibilità verso questi temi".

Banche, grandi catene alberghiere e altri calibri pesanti ovviamente sono già a posto, ma sono soprattutto le pmi a saperne poco. O ad aver sottovalutato il tema. "In Italia nel 206-2017 circa il 23% delle imprese è stato vittima di cyber-crimini - prosegue Rosano - e in Piemonte la dimensione del fenomeno è paragonabile. Dalla nostra crescita per il comparto della cybersecurity, che ha fatto un +40% negli ultimi mesi, non possiamo dire che la consapevolezza non stia diffondendosi, ma ci sono ancora molte aziende vulnerabili. Finora abbiamo lavorato molto soprattutto con alberghi, scuole e grandi realtà. Ma poco con le pmi. E nella realtà basta un intervento un paio d'ore e di poche centinaia di euro per mettersi al sicuro e al passo con le regole".

Massimiliano Sciullo

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