Eventi - 23 maggio 2018, 13:15

Questa sera, il progetto Sabiá incontra il batterista Federico Ariano al Jazz Club Torino

Il trio propone un ponte tra la musica brasiliana e quella italiana propria del cantautorato, in un repertorio variegato che coniuga le differenti ispirazioni

Questa sera, il progetto Sabiá incontra il batterista Federico Ariano al Jazz Club Torino

In principio erano due, Matteo Bertolotti alla chitarra e Max Giglio alla voce e alle piccole percussioni: insieme, hanno dato luogo, nel 2014, al progetto musicale e culturale Sabiá – che, in portoghese, indica un piccolo uccellino cui Jobim ha dedicato la canzone omonima – con l’obiettivo di coniugare le sonorità brasiliane a quelle italiane.

Dapprima – ha spiegato il primo – ci siamo approcciati ai brani tradizionali del repertorio brasiliano – quindi il latin jazz e, in particolare, la bossa nova di Jobim. In seguito, però, ci siamo accorti di avere in comune molti gusti musicali del panorama italiano, soprattutto il cantautorato: così, lavorando su questi temi, il progetto si è sviluppato in maniera più approfondita, portando con sé la finalità di costruire un ponte musicale e culturale tra le sonorità italiane proprie dei cantautori e quelle brasiliane dei grandi autori – non solo la samba, ma anche tutte le altre sfumature di tale patrimonio musicale”.

Infatti, ha continuato Bertolotti, “parte del nostro lavoro è stato quello di scovare brani italiani, già trasposti, e quindi cantati e suonati, in portoghese, e, al contempo, testi brasiliani importati in Italia e tradotti da alcuni dei nostri artisti più celebri – tra cui Bruno Lauzi, Sergio Bardotti, Ivano Fossati”. “Perciò, riproponiamo questi brani per rendere nota, al pubblico italiano, una parte importante e molto bella della musica brasiliana, dal punto di vista sia compositivo, sia testuale, con l’intento di diffonderne la conoscenza e renderla fruibile allo stesso”.

Nel 2015, poi, il progetto ha visto l’introduzione del contrabbasso di Veronica Perego, strumento che “ha notevolmente arricchito il suono, fornendoci numerose possibilità di arrangiamento”, palesi soprattutto nelle composizioni originali del trio, contenute nel disco di undici tracce che sarà pubblicato a breve: una miscellanea di inediti e brani brasiliani trasposti e adattati in italiano e arrangiati dal trio stesso, cui, accanto ad altri artisti ospiti, si accompagna spesso la batteria di Federico Ariano, protagonista questa sera, insieme al collettivo, sul palco del Jazz Club Torino, a partire dalle ore 21.30, per concedere un’anteprima del lavoro discografico – di cui si sta effettuando la fase di mixaggio proprio in Brasile –, prima del tour estivo.

Lo scopo del gruppo – ha chiosato Bertolotti – è quello di porre in luce la nostra ricerca a proposito della musica brasiliana e le sue affinità con quella italiana, anche a livello contenutistico: oltre alle tematiche amorose e sentimentali, infatti, la prima è ricca di riferimenti al mondo della natura, il cui ruolo culturale è preponderante ed è spesso accostato all’aspetto ‘magico’ e divinatorio che lo caratterizza”.

Un repertorio screziato, dunque, che stasera incanterà il pubblico presente in un dialogo tra i “due mondi”, resi meno distanti e particolarmente vicini dal suono caldo e accogliente del trio Sabiá.

Roberta Scalise

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