Scuola e formazione - 29 maggio 2018, 10:00

Falchera, la scuola Neruda rischia di chiudere: trasferimento di due classi all’Ambrosini

I genitori: “Non riusciamo ancora a comprendere le motivazioni di questa decisione, e la scuola continua a non essere chiara”

Falchera, la scuola Neruda rischia di chiudere: trasferimento di due classi all’Ambrosini

Clima di tensione a Falchera tra le due scuole primarie, la Pablo Neruda di via degli Abeti e la Ambrosini di via dei Pioppi. Il motivo: la prima, a causa delle minori iscrizioni, rischia la chiusura, per sopperire alla quale il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensorio Leonardo Da Vinci – di cui le due fanno parte – ha programmato il trasferimento delle future classi quarte e quinte nella seconda.

Tre anni fa, ho iscritto mia figlia in una determinata scuola – ha affermato una madre –, e ora, questa scuola, cambia sede, e sono io che devo giustificare il perché sia contraria a questo spostamento? È la scuola stessa che deve motivare il perché di tale decisione! Il progetto non è ancora chiaro”. Opinione condivisa, inoltre, da tutti i genitori presenti in Circoscrizione 6, che hanno dimostrato poca fiducia nella direzione scolastica.

Per alleggerire i toni, la presidente Carlotta Salerno ha chiarito che la commissione avesse lo scopo “di informare e di offrire un’occasione di confronto tra la scuola e i cittadini: non è un processo alla prima, che sicuramente affronterà nel modo più opportuno i percorsi di organizzazione interna della propria didattica e di cui rispettiamo l’autonomia decisionale”.

La scelta – ha continuato – è motivata dalla volontà di garantire equità nell’insegnamento, un equilibrio di opportunità agli studenti e una gestione ottimale degli spazi – situazione spesso critica. Si è deciso, pertanto, di dare una possibilità di allargamento fisico ai bambini: cambia il contenitore, ma non il contenuto – a una distanza, poi, oggettivamente sostenibile”.

Le decisioni assunte dal corpo docente e dal preside – ha concluso – mirano, quindi, sempre al meglio per i bambini, e ragionano nell’ottica di un’equità e di pari opportunità per tutti”.

Infatti, ha confermato il preside Giuseppe Baldo, “il modello adottato è forse complicato da comprendere, ma è pensato per i bambini e per offrire una scuola che funzioni in maniera ottimale e sappia gestire gli imprevisti: non c’è assolutamente l’intenzione di operare contro gli interessi dei genitori, ma solo la coscienza di agire per il meglio”.

In questi casi, sono necessari il buon senso e un venirsi incontro”, ha chiosato il capogruppo del Gruppo Misto di Maggioranza, anche farmacista e punto di riferimento di Falchera, Alessandro Avramo. “Mi auguro che non si venga a creare un muro contro muro che, in futuro, rischi di portare via i bambini dal quartiere. Ho figli anche io e, umanamente, comprendo le istanze dei genitori che si oppongono al progetto che la scuola ha in serbo, ma il rispetto delle parti e la conoscenza che ho del territorio mi mettono in seria difficoltà nell’assumere una posizione definita”.

Roberta Scalise

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU