Economia e lavoro - 31 maggio 2018, 12:33

Workers day in piazza Castello: "Basta attese, vogliamo risposte della Fca e Marchionne" (FOTO E VIDEO)

Fiom CGIL all'attacco: "Si parla solo di finanza e non di investimenti, progetti e lavoratori. Gli ammortizzatori sociali non ci permettono ulteriori ritardi"

Workers day in piazza Castello: "Basta attese, vogliamo risposte della Fca e Marchionne" (FOTO E VIDEO)

"Anticipiamo di un giorno la presentazione da parte di FCA e di Sergio Marchionne del piano industriale fino al 2022. Ma in questi mesi abbiamo fatto incontri e assemblee che già ci danno il polso della situazione". Così Federico Bellono, segretario provinciale di Fiom CGIL, ha introdotto i lavori del Workers day di piazza Castello, la contro-manifestazione in attesa dell'Investor day di domani, a Balocco. 

"È spiacevole che non ci sia mai stata data risposta ai nostri timori. E l'azienda ha pure ignorato le massime istituzioni locali, dal Comune alla Regione, non rispondendo alla loro lettera. Mi sarei atteso forse più orgoglio istituzionale da parte di Appendino e Chiamparino per uno sgarbo così. Sì sono visti negare anche solo un incontro di cortesia, mentre continuano a utilizzare risorse per questa azienda". 

Ma cosa ci si aspetta da domani? "Che siano fatte delle scelte. Anche perché non ci sono al momento grossi motivi per essere ottimisti o per dare qualcosa per scontato", ha sottolineato Bellono. "E dividersi in ottimisti e pessimisti ha solo portato i sindacati a litigare tra di loro".

Il 2018 però doveva essere l'anno della piena occupazione, negli stabilimenti italiani come quelli torinesi "e invece abbiamo ampio ricorso alla cassa integrazione. E non ci convince l'idea che l'Italia sarebbe destinata solo a produrre vetture alto di gamma. E temiamo che si parlerà di piena occupazione solo quando saranno fatti fuoriuscire tutti coloro che sono in esubero", è stato il discorso del segretario Fiom CGIL torinese. "E poi ci vorrebbe chiarezza anche su cosa si intende fare sia in termini di auto green e ibride e ai volumi che si vogliono produrre. Invece si parla solo di aspetti finanziari, di debito e di Marchionne all'ultimo giro di boa e che potrebbe rimanere come azionista, oltre che in Ferrari. Ma i tempi ci pongono un tema drammatico: gli ammortizzatori sociali non ci permettono di sopportare i ritardi negli investimenti". Proprio quello che è successo con lo scambio di lavoratori tra Mirafiori e Grugliasco.

Chi affonda il colpo è Michele De Palma, responsabile nazionale del settore auto per Fiom-Cgil: "Mancano in piazza quei sindacati che negli anni scorsi avevano detto che si doveva accettare di perdere dei diritti per avere il lavoro. Per noi era un ricatto. E oggi vediamo che non solo quest'anno,a nemmeno il 2019 tutti i lavoratori torneranno al loro posto".

Molto severo anche il giudizio di Francesca Re David, segretario generale di Fiom-Cgil, oggi presente in piazza Castello per parlare di FCA:

Massimiliano Sciullo

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