Eventi - 01 giugno 2018, 16:40

Da Modena a Torino, il popolo del Blasco in marcia all'Olimpico

Tantissimi fan sono in piazza d'Armi da stamattina, molti hanno dormito in tenda diverse notti: tutti aspettano che Vasco Rossi stasera salga sul palco e inizi il suo show

Da Modena a Torino, il popolo del Blasco in marcia all'Olimpico

Hanno la magliette piene di scritte che rimandano alle sue canzoni, oppure le portano incise sulla pelle, per sempre. Quelle frasi tante volte urlate ai live, o guidando lungo chissà quanto strade, o magari sussurrate la notte, per sconfiggere la solitudine o dire a qualcuno "ti amo", con rabbia e passione.

"È tutto un equilibrio sopra la follia", "C'è chi dice no", "Sparatemi ancora", "Mi fai tremare il cuore, mi fai smettere di respirare". Parole con cui è cresciuta un'intera generazione, inni di speranza, rivoluzione, anche se "vivere non è facile".

A Torino, oggi, si è riunita una grande, immensa "combriccola del Blasco". È la prima data del tour "Vasco Non Stop Live", e cade proprio nel giorno in cui l'Italia saluta un nuovo governo, tra aspettative, dubbi, possibilità. 

Eppure, qui, in piazza d'Armi, le migliaia di persone che attendono il Komandante non hanno paura del futuro. "Domani sarà tardi per rimpiangere la realtà, è meglio viverla", canta Vasco in una delle sue ballate più belle.

Così tutti sorridono, anche sotto il sole cocente, si passano da bere, da mangiare. È la gente vera, fatta di tante storie differenti, alcune tristi o disordinate, altre semplici ma mai banali. C'è chi arriva dalla Lombardia, chi dal centro Italia, chi dal Sud, chi dalla Francia. C'è una scolaresca che forse alcuni testi più spinti ancora non può comprenderli. Ci sono coppie di sposini, di fidanzati, di quasi nonni.

Ci sono i sessantenni che hanno salutato il Vasco degli esordi, e ancora ricordano l'esperienza incredibile del concerto al Delle Alpi negli anni '90. E adesso aspettano fuori dallo stadio Olimpico accanto alle nuove generazioni, reduci dal Modena Park dello scorso 1° luglio 2017. Un passaggio di testimone che rende tutti uguali, come solo la musica sa fare.

C'è chi teme di non poter provare mai più delle emozioni così forti come quelle di Modena. Forse è così, ma di certo ogni concerto di Vasco lascia dentro per giorni qualcosa che prima non c'era, o non si avvertiva più. Come un guizzo di nuova energia vitale. Un po' "come nelle favole". Il resto è leggenda, unica e inimitabile.

Manuela Marascio

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