Eventi - 05 giugno 2018, 09:58

Pirandello si rifà il look con Nespolo: un ponte teatrale fra Torino e la Sicilia

Il Festival nazionale dedicato allo scrittore coinvolge Torino, Coazze, Giaveno e Bra. Stasera il primo appuntamento al Circolo dei Lettori con "Fantasia al potere"

Pirandello si rifà il look con Nespolo: un ponte teatrale fra Torino e la Sicilia

Ha rivoluzionato con grande scalpore il teatro italiano di inizio Novecento, e ancora adesso non smette mai di essere vivo e attuale. Luigi Pirandello viene celebrato per il dodicesimo anno consecutivo con il Festival nazionale diretto da Giulio Graglia, stringendo sempre di più il legame fra la sua terra natia, la Sicilia, e il nostro Piemonte.

Dal 5 giugno al 27 luglio, saranno quattro le città che ospiteranno spettacoli e dibattiti dedicati allo scrittore di Girgenti: Torino, Coazze, Giaveno e una new entry del cuneese, Bra.

Un’edizione 2018 che si presenta con rinnovata veste, grazie al restyling grafico curato da Ugo Nespolo, che attualizza ancora di più la potenza drammaturgica del grande Premio Nobel.

Loving Pirandello è questo, un ponte culturale tra il Piemonte, la Sicilia e il mondo”, spiega Graglia. “Il nostro obiettivo è creare un interesse sempre maggiore nei confronti di una figura esemplare. La sua modernità è palese, ma per renderla fruibile ad un pubblico sempre più curioso, abbiamo pensato di aprire il corollario di iniziative a varie eccellenze del nostro territorio”.

La collaborazione con Nespolo, infatti, non è esclusivamente legata al nuovo logo, ma rappresenta anche un’interazione tra l’uomo/artista e il mondo pirandelliano. L’artista ha infatti anche realizzato la scenografia di uno degli spettacoli della kermesse, “Il mio viaggio”, nuova produzione di Linguadoc.

Un evento che vedrà anche la presenza del Balletto Teatro di Torino, con la direzione di Loredana Furno e Viola Scaglione. Tratto da una novella di Pirandello, lo spettacolo è stato riscritto da Sabrina Gonzatto e parla a tutte le donne. In scena, la giovane Carlotta Micol De Palma e la partecipazione straordinaria di Carlo Simoni.

Uno spunto per la creazione del Festival, nel 2007, è legato al soggiorno che Luigi Pirandello fece nel 1901 a Coazze, ospite della sorella Lina. “E’ un festival piemontese il nostro – spiega Graglia –; le mie origini sono tra Torino, Vercelli e le Langhe; e a Selvaggio, a qualche chilometro da Coazze, ci andavo in vacanza con i miei genitori - che però cerca i legami con la Sicilia, soprattutto con la città di Agrigento. Senza dimenticare l’universalità di Pirandello, nel mondo egli è amato, studiato e rappresentato, da New York al Brasile”.

Il Festival ospiterà anche il Premio Giovanni Graglia, nato nel 2005 e presieduto dalla scrittrice Sabrina Gonzatto. Quest’anno sarà assegnato alla memoria di Germana Erba, fondatrice e anima della Fondazione del Teatro Nuovo e del liceo teatrale e coreutico, scomparsa nel 2015.

Anche per il 2018 si mantiene salda la collaborazione con il Teatro Stabile di Torino, che concede al Festival una delle sue sedi, il Gobetti.

Ma non solo di pièce teatrali si tratta. Nel programma sono anche inseriti dibattiti e incontri su tematiche del Novecento. Come quello che apre le danze domani, al Circolo dei Lettori di Torino, “Fantasia al potere”. Uno slogan del ‘68 già motto anarchico di fine ‘800, apparso per la prima volta sui muri della Facoltà di Lettere di Roma. Interverranno Darwin Pastorin, Ugo Nespolo, Gianni Oliva, Bruno Quarante e Luciano Borghesan.

In questo modo il Festival apre le porte all’attualità e alla comparazione con altre discipline, di grande interesse per il pubblico.

Il programma completo è consultabile sul sito: http://www.linguadoc.it/

Manuela Marascio

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