Metro2: si gioca tutto in un mese. Proprio nel giorno in cui Masha, la talpa, è arrivata al Lingotto nella prosecuzione della Linea 1, il pensiero a Palazzo civico è già rivolto più avanti.
Non tanto sul "se", ma sul "come", visto che la cittadinanza avrà tempo dal 20 giugno al 20 luglio per ragionare sulle caratteristiche della linea e per avanzare domande, critiche o controdeduzioni alla cordata di cui Systra è capofila. "Sarà un momento importante di concertazione - spiega Maria Lapietra, assessore comunale alla Viabilità e ai Trasporti - che potrà proseguire anche oltre luglio, ma quello sarà il mese fondamentale".
Non solo. Accanto agli aspetti "tecnici", si avvicina anche un momento più leggero, che l'assessore definisce addirittura "frivolo": "Visto che saremo di fronte a una rete (due linee, ndr), sempre con una consultazione popolare dovremo anche scegliere il nome delle due tratte".
All'esposizione della nuova tratta, si è mostrato scettico Stefano Lorusso (capogruppo del Pd): "La delibera del 2014 prevedeva una scelta politica di interessare la zona Nord di Torino con la partenza, scommettendo sulla riqualificazione e rigenerazione di quelle aree. Il nuovo tracciato invece è decisamente distante e risponde a un bisogno consolidato, ma non a una visione di sviluppo futuro della città. Peraltro, il vecchio tragitto avrebbe comportato anche meno problemi per la scelta del posto per il deposito".
"Se si parla di una linea di metropolitana - aggiunge Carlotta Salerno, presidente della Circoscrizione 6 - ragioniamo in termini di decenni. Non è possibile parlare dello stato attuale della situazione. Bisogna ragionare in termini di visioni, altrimenti le aree che ora sembrano bisognose di servizi si sposteranno appena potranno in altre aree della città".
"Il volano viene prima del servizio e, soprattutto, se i vincoli tecnici sono stringenti, su cosa potrà svilupparsi il dibattito pubblico?".






